Gasperini, la Dea a vita. Nuovo contratto sul tavolo. Con l’Atalanta fino al 2027 per il traguardo decennale

A giugno previsto l’incontro con la società che vuole prolungare l’accordo

di FABRIZIO CARCANO -
8 maggio 2024
Nuovo contratto sul tavolo. Con l’Atalanta fino al 2027 per il traguardo decennale

Nuovo contratto sul tavolo. Con l’Atalanta fino al 2027 per il traguardo decennale

L’appuntamento è per i primi di giugno, come da tradizione. Da sei anni, all’indomani dell’ultima di campionato, l’Atalanta e Gian Piero Gasperini si incontrano, per valutare i programmi per la successiva stagione, pianificare il mercato e concordare l’estensione di altri dodici mesi del loro rapporto “triennale“, mantenendo ormai la classica formula della scadenza biennale con opzione a favore del club nerazzurro per una terza stagione. Un anno fa, era il 5 giugno, la società orobica, con Stephen Pagliuca, Antonio e Luca Percassi e il ds D’Amico, e Gasp concordarono di prolungare il contratto fino al giugno 2025 con opzione per il club fino al 2026. L’intenzione dell’Atalanta sarebbe di mutuare ancora una volta questa formula, spostando la scadenza al giugno 2026 con opzione fino al 2027. Sarebbero dieci anni insieme, con una possibile undicesima annata.

Il presidente Antonio Percassi, durante la prima stagione del tecnico di Grugliasco a Bergamo, nel 2016-17, quando la sua Dea dei giovani volava verso un incredibile quarto posto, ripeteva a ogni intervista "Gasp resta con noi a vita". Da allora sono passati otto campionati, che nel calcio di oggi sono una vita. All’inizio di questa stagione Gasp condivideva con Ancelotti il record, dal 1990 in poi, di otto stagioni consecutive di permanenza sulla stessa panchina nella nostra serie A: Re Carlo era rimasto su quella rossonera dal 2001 al 2009. Gasperini lo supererà all’inizio del prossimo campionato e a questo punto potrebbe realisticamente puntare al record di dieci annate consecutive realizzato dal suo primo maestro, Giovanni Trapattoni, con la Juventus tra il 1976 e il 1986. E proprio nella sua seconda stagione in bianconero, nel 1977, Trap fece esordire in Coppa Italia il 19enne centrocampista torinese Gasperini...

A 66 anni l’allenatore piemontese potrebbe vincolarsi con la Dea di fatto fino a fine carriera. Sul modello di Alex Ferguson con il Manchester United. Ma “Gasperson“ adesso non vuole sentire parlare di rinnovi, concentrato come è in questo finale di stagione che vede la sua squadra in corsa su tre fronti clamorosi: la volata per il quarto posto, con un distacco dal Bologna ormai di soli quattro punti (ma l’Atalanta ha una partita da recuperare contro la Fiorentina, probabilmente il 2 giugno), la finale di Coppa Italia e domani sera la semifinale contro il Marsiglia per poter volare il 22 a Dublino. E intanto i nerazzurri hanno già messo in cassaforte la qualificazione alla prossima Conference League, blindando il settimo posto con tre giornate di anticipo dopo il successo di lunedì a Salerno, e quella alla Supercoppa italiana da giocare in Arabia. Tornare in Europa era l’obiettivo stagionale. Ora ovviamente l’Atalanta vuole molto di più: in tre settimane può vincere due trofei pesantissimi (sono già 20.730 i biglietti venduti nei settori riservati ai tifosi nerazzurri per la finale di Coppa Italia) e chiudere quarta in campionato. E tutte le energie sono rivolte solo a questi obiettivi. Per questo Gasperini, lunedì scorso a Salerno, rispondendo ad una domanda sul suo rinnovo, tra il serio e il faceto, ha dichiarato: "Non c’è tempo ora per parlare di rinnovo, abbiamo sempre tante gare ravvicinate".

Il nome di Gasperini viene accostato, con poca convinzione, ad alcuni club che dovranno rifondare, come il Napoli, piazza che lo ha cercato in passato, o la Juventus dove ha vissuto due trafile nelle giovanili, da giocatore e da allenatore, di nove anni ciascuna, ma senza mai approdare in prima squadra. Ma Gasperini a Bergamo sta benissimo, con l’Atalanta ha costruito qualcosa di straordinario e la prossima stagione, anche senza il talento immenso di Teun Koopmeiners, avrebbe comunque una squadra fortissima e con ampi margini di miglioramento di molti giocatori, anche per motivi anagrafici. Carnesecchi è alla seconda stagione in A, il 21enne Ruggeri e il 20enne Scalvini sono alla terza, titolari come De Ketelaere, 23 anni, o gli stessi Ederson, Hien e Scamacca, tutti del ’99. Sono giocatori che ancora stanno crescendo, tatticamente e tecnicamente. E con Gasp potranno crescere ancora di più.

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