Gasperini sotto attacco Ex dell’Atalanta: "Con lui un regime"

Anche Demiral critica i metodi dell’allenatore dopo le accuse di Maehle: "Approccio quasi dittatoriale"

di FABRIZIO CARCANO -
7 settembre 2023
Gasperini sotto attacco  Ex dell’Atalanta: "Con lui un regime"

Gasperini sotto attacco Ex dell’Atalanta: "Con lui un regime"

di Fabrizio Carcano

In cauda venenum. Il veleno nel colpo di coda dell’addio. Anzi ad addio già avvenuto. Nei giorni scorsi due freschi ex atalantini, l’esterno danese Joakim Maehle, ceduto ad agosto ai tedeschi del Wolfsburg, e il difensore turco Merih Demiral, venduto un mese fa agli arabi dell’Al-Alhi, hanno avuto parole al curaro nei confronti del loro ex allenatore Gian Piero Gasperini. Lo sfogo, inatteso, è stato di Maehle che dalla Germania ha spiegato di non rimpiangere la Dea, perché "l’allenatore decideva tutto. Non ti senti una persona, ma un numero. Non c’è alcun rapporto con l’allenatore e non c’era davvero alcuna libertà".

Parole subito fatte sue anche da Demiral, che via twitter ha aggiunto: "È tutto vero". Immediata la reazione dei tifosi atalantini, che hanno criticato i due ex, tratteggiandoli poi nelle vignette sui social come Pinocchio e Lucignolo. Che il rapporto tra Demiral e il tecnico si fosse incrinato era noto e il turco infatti non aveva praticamente giocato da gennaio in poi. Per cui nessuno stupore per Demiral. Ma per Maehle si’, dato che il danese lo scorso 17 novembre, dal ritiro della sua nazionale in Qatar, dichiarava: "Sono follemente felice di stare a Bergamo e non vedo l’ora di tornare a giocare ancora per l’Atalanta. Gasperini è un allenatore straordinariamente abile e probabilmente abbiamo dovuto dedicare un po’ di tempo in più per trovarci, ma in qualche modo sa come gestirmi adesso". Ovviamente in dieci mesi cambiano le cose e le opinioni… Altri freschi ex, appena andati via da Bergamo, si erano tolti dei sassolini dalla scarpa nei confronti di Gasp. Era successo nel 2020 con il belga Timothy Castagne, appena approdato al Leicester: "Gasperini è molto bravo tatticamente, ha ottime idee, ma semplicemente non avevamo dialogo perché lui non parlerebbe con nessuno. Dopo la partita mi chiedevo: Come sono andato? Cosa ho fatto bene? Mi avrebbe aiutato per la fiducia". Più criptico il portiere Gollini, tutt’ora vincolato alla Dea, che al suo arrivo al Tottenham nel 2021, commentando il suo addio alla Dea dichiarò: "Non sono andato via per scelta tecnica ma solo per i problemi personali con una persona". Chiaro riferimento a Gasperini, che lo aveva messo in panchina preferendogli Sportiello.

E il Papu Gomez, dopo il litigio del primo dicembre 2020 e la burrascosa separazione dalla Dea, dopo due anni di polemiche a distanza da Siviglia con accuse a intermittenza, lo scorso 26 maggio in un’intervista ha messo su nero su bianco: "Gasperini è stato il migliore allenatore che ho avuto. Se sono ciò che sono lo devo anche a lui, mi ha cambiato la mentalità e mi ha reso più ambizioso. In campo è il numero uno, per come giocano le sue squadre e per il modo di trasmetterti le cose. Non abbiamo fatto pace, ma se lo dovessi incontrare oggi gli darei un grande abbraccio e riderei su tutto ciò che è successo tra noi".

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