La Dea punta su CDK. Corre, trascina e segna. Il belga è cresciuto

Il talento belga De Ketelaere si è trasformato in un trascinatore per l'Atalanta, con gol e assist decisivi. Il suo impatto e la crescita rapida sono evidenti, confermando il suo valore in campo.

di FABRIZIO CARCANO -
24 febbraio 2024
Corre, trascina e segna. Il belga è cresciuto

Corre, trascina e segna. Il belga è cresciuto

Sarà un altro Charles De Ketelaere, rispetto a quello visto lo scorso anno, quello che ritroveranno domani sera i tifosi rossoneri al Meazza. Il 22enne talento belga è già tornato da ex a San Siro cinque settimane fa nello scontro in Coppa Italia vinto 2-1 dalla Dea, in una serata fredda dove il pubblico di casa lo ha sostanzialmente ignorato. Ritorno con prestazione positiva per l’ex Bruges, anche se quella sera le luci del Meazza si illuminarono tutte per il match winner Teun Koopmeiners, autore della doppietta decisiva. Da allora CDK è letteralmente esploso, con gol pesantissimi, giocate, assist: senza Lookman via per la Coppa d’Africa e, con Koopmeiners assente per alcune gare per una ferita al piede, il belga di fatto si è caricato la squadra sulle spalle, diventando il faro offensivo, il trascinatore, all’occorrenza anche il rigorista, come accaduto contro la Lazio. Con una crescita vertiginosa per un ragazzo che non ha ancora compiuto 23 anni.

L’ex rossonero sta viaggiando in campionato a 6 gol e 6 assist in 22 presenze, praticamente una media di un gol e un assist ogni 3,5 partite, ma va considerato che a inizio dicembre il belga era a 1 gol e 1 assist. E i numeri complessivi stagionali sono ancora più impressionanti con 10 gol e 7 assist in totale, comprendendo anche la Coppa Italia e l’Europa League. Nelle tre manifestazioni CDK ha messo insieme 1713 minuti, con una media di un gol ogni 171 minuti, di fatto un gol ogni due gare. Questi i numeri, ma De Ketelaere sta andando oltre le nude cifre: corre tantissimo, lotta su ogni pallone, vince contrasti, avvia azioni per i compagni. A Bergamo il belga ha trovato l’ambiente ideale per lui, nel club ideale, in un mix di entusiasmo, fiducia, serenità, assenza di pressione. Il resto lo ha fatto Gasperini plasmandolo nella sua posizione ideale di terminale offensivo, da ‘falso nueve’, sfruttando i suoi 192 centimetri, o da seconda punta. Più vicino alla porta, non a caso i primi due gol li ha segnati di testa, più vicino all’area per sfruttare il suo dribbling e il suo tiro. A Bergamo si spendono i paragoni con Ilicic, per la somiglianza fisica, per le movenze da airone, per quel suo partire preferibilmente da destra per accentrarsi. Paragone pesante ma fino ad un certo punto, considerando che il fuoriclasse sloveno fino a ventinove anni non aveva mai giocato in Champions ed era sempre stato confinato in squadre non vertice: De Ketelaere a ventidue anni ha già disputato un Mondiale, la Champions e adesso è protagonista in una Dea in corsa su tre fronti. L’Atalanta lo riscatterà a giugno dal Milan alla cifra fissata di 23 milioni, riscatto peraltro già deciso fin dal suo arrivo a Bergamo. Del resto la dirigenza nerazzurra inseguiva il talento belga da anni: lo aveva trattato nel 2020 con il Bruges, quando era esploso 19enne, per farlo crescere proprio al fianco di Ilicic.

E tre anni dopo CDK è arrivato in nerazzurro via Milan, chiudendo il cerchio. Intanto buone notizie per Lookman: l’anglo nigeriano ieri ha svolto quasi tutta la seduta con il gruppo.

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