Atalanta, Carnesecchi para tutto e va “all'attacco” di Donnarumma e Meret: sogno azzurro

Il portiere della Dea, quasi insuperabile anche nella semifinale di Coppa Italia contro la Fiorentina, punta a scalare le gerarchie in Nazionale: l’Europeo è in vista

di FABRIZIO CARCANO -
4 aprile 2024
Marco Carnesecchi circondato dai compagni

Marco Carnesecchi circondato dai compagni

Bergamo, 4 aprile 2024 – “Para tutto” Marco Carnesecchi incanta in nerazzurro e sogna l’azzurro. Mercoledì a Firenze, nella semifinale d’andata di Coppa Italia, il non ancora 24enne portiere riminese dell’Atalanta ha fatto miracoli, salvando più volte la sua porta. Per l’ennesima volta, perché da inizio 2024 l’estremo difensore nato nel luglio del 2000 è sempre stato decisivo. All’Olimpico contro la Roma, al Meazza nelle due sfide di campionato e Coppa Italia contro il Milan o nella serata contro il Sassuolo in cui ha parato due rigori consecutivi a Pinamonti.

(Quasi) insuperabile

A Firenze le sue parate strepitose, soprattutto le due deviazioni nella ripresa su Nico Gonzalez, hanno evitato alla Dea un passivo più pesante dell’1-0, risultato che tiene aperto il confronto in vista del ritorno a Bergamo tra tre settimane. Una grande prova al Franchi sotto gli occhi del ct Luciano Spalletti che lo ha convocato per la recente tournée americana degli azzurri e sembra averlo ormai promosso a terzo dietro Donnarumma e Meret. Ma un Carnesecchi così decisivo ad alto livello potrebbe scalare le gerarchie azzurre da qui all’Europeo.

Sogno azzurro

“L'Europeo è un sogno, giocare una competizione così con la nazionale maggiore è un sogno per tutti i bambini che iniziano a giocare a calcio. Sono felice che il mister mi tenga in considerazione, io devo solo lavorare bene con il club e continuare a sognare”, ha spiegato mercoledì sera lo stesso Carnesecchi dopo la grande prestazione al Franchi. Confermando una lacuna su cui deve ancora lavorare, il gioco con i piedi ormai fondamentale in un calcio in cui anche il portiere è sempre più coinvolto nel gioco in movimento. “È vero, ogni tanto mi parte qualche svirgolata in tribuna. Devo migliorare tanto da questo punto di vista", ha ammesso il millennial nerazzurro, dimostrando anche una sana dose di umiltà.

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