Mendicino, l’ultimo gioiello dell’Atalanta. Gasp ha lanciato il nuovo Koopmeiners

Il centrocampista classe 2006 si divide tra Under 23 e Primavera, ma a 17 anni ha già debuttato in Serie A ed Europa League

di FABRIZIO CARCANO -
9 febbraio 2024
Mendicino, l’ultimo gioiello dell’Atalanta. Gasp ha lanciato il nuovo Koopmeiners

Mendicino, l’ultimo gioiello dell’Atalanta. Gasp ha lanciato il nuovo Koopmeiners

L’ultimo gioiello made in Zingonia, in rampa di lancio nell’Atalanta, è il 17enne Leonardo Mendicino. Un ragazzo dal futuro assicurato, che ha già debuttato in serie A, domenica contro la Lazio, e in Europa League, a dicembre in Polonia contro il Rakow. Talento precoce Mendicino, nato il 25 giugno 2006: ha vestito le maglie delle nazionali Under 16 e 17 con un anno di meno rispetto ai compagni e adesso gioca nella Under 18, anche se dovrà attendere più di quattro mesi per diventare maggiorenne. A settembre ha debuttato da professionista in serie C con la seconda squadra nerazzurra, l’Under 23, lui 17enne in un gruppo di 21/22enni, subito titolare alla prima. In questi sei mesi si è alternato tra Primavera, Serie C e gli allenamenti con la Serie A, fino a quando Gasperini lo ha fatto debuttare sui massimi palcoscenici.

Per Gasp lanciare i ragazzini è una prassi: nei suoi sette anni e mezzo a Bergamo ha fatto debuttare ancora minorenni Bastoni, oggi all’Inter, Latte Lath, oggi al Middlesbrough, Diallo,oggi allo United, Melegoni, oggi in B alla Reggiana, Piccoli, oggi al Lecce, e naturalmente il gioiello Scalvini. L’altro gioiello, Ruggeri ha debuttato appena maggiorenne, come Kulusevski, oggi al Tottenham, e come Barrow, oggi in Arabia. Questa è la normalità in una Dea che in ogni nidiata sforna un paio di talenti che giocheranno ad alto livello. In prima squadra c’è anche il portiere Carnesecchi, ma di quel ciclo hanno fatto parte i vari Colpani, Cambiaghi, Cittadini, Okoli, Piccoli, tutti in Serie A. E nella stessa Under 23 ci sono Cissé, Ghislandi, Da Riva, Gyabuaa, altri millennial che hanno già debuttato in A con Gasp nelle scorse stagioni.

Talenti costruiti in casa, a volte presi da altri continenti, come Diallo o Barrow, spesso a km zero, come Mendicino. Brianzolo di Carate Brianza, i primi passi nella Dominante Monza dove un decennio prima aveva tirato i primi calci anche Matteo Pessina. Poi il Renate, quindi il settore giovanile dell’Atalanta per la scalata precoce verso il professionismo. Mendicino si sta formando in Serie C, gioca da mediano e da registra arretrato, i suoi modelli sono De Roon e Ederson, ma per talento e giocate ricorda persino Koopmeiners, anche se viene paragonato proprio all’ex nerazzurro Pessina. La formula del doppio tesseramento con l’Under23 consentirà l’anno prossimo di non doverlo prestare altrove per farsi le ossa: resterà nella Dea, a Zingonia, alternandosi tra Serie C e Serie A. E avrà il modo e il tempo per completare gli studi e diplomarsi.

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