Questa è una Dea da Champions. De Ketelaere affonda la Lazio 3-1

Non c’è stata partita. Apre Pasalic, poi la doppietta di CDK. A Sarri non basta il rigore finale di Immobile

di FABRIZIO CARCANO -
5 febbraio 2024
Questa è una Dea da Champions. De Ketelaere affonda la Lazio 3-1

Questa è una Dea da Champions. De Ketelaere affonda la Lazio 3-1

L’Atalanta, trascinata dal talento di De Ketelaere, prenota un posto in Champions. La netta vittoria casalinga per 3-1 contro la Lazio lancia la Dea verso una corsa solitaria (attenzione negli specchietti retrovisori alla Roma) per quarta posizione, in una corsa dove le dirette concorrenti inciampano e perdono terreno: il Bologna è a meno tre, il Napoli a meno quattro, Fiorentina e Lazio a meno cinque. La squadra di Gasperini invece da dicembre vola: tra campionato e Coppa Italia nove vittorie e un pareggio in undici gare e una striscia di sette vittorie consecutive al Gewiss Stadium. Dea macchina da punti e da gol: ventisei reti nelle ultime undici partite, con lo zero di Bologna ad abbassare la media. E il calendario sorride: domenica la trasferta in casa di un Genoa fuori dalla bagarre retrocessione, poi la sfida casalinga con un Sassuolo in difficoltà.

Contro la Lazio la formazione di Gasperini ha di fatto archiviato la pratica dopo un tempo, azzannando i biancocelesti con un pressing altissimo a uomo fin dal primo minuto, costringendoli nella loro area, con un assedio che dopo un quarto d’ora ha prodotto il vantaggio: cross di De Ketelaere da sinistra, sponda di Ederson e Pasalic in area freddo, controllandola di petto, per poi insaccare. Nessuna reazione laziale e Dea martellante in cerca del raddoppio, collezionando mischie e corner. E proprio da un angolo è arrivato il tocco di Marusic con un braccio al minuto 42. Dal dischetto un glaciale De Ketelaere ha spiazzato Provedel per il tombale 2-0.

Ripresa senza pathos, con Scamacca in cerca del tris trovato al 76’ da un super De Ketelaere con un assolo a destra, dribbling a rientrare e rasoiata per il 3-0. Finale con il colpo di coda laziale con i veterani Pedro e Immobile a cercare la porta e un fallo di Djimsiti su Immobile a regalare il penalty per la rete della bandiera laziale siglata all’83’ dallo stesso capitano. Alla fine l’Atalanta fa festa con tanto di fuochi d’artificio sparati all’esterno dello stadio e festeggia anche l’esordio in A del baby Leonardo Mendicino, classe 2006, gioiello aggregato dalla squadra Under 23 di serie C.

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