Qui Bergamo. Atalanta, idea “ritocchino“: Berardi o Raspadori
L'Atalanta, in grande forma, valuta rinforzi per gennaio. Possibili arrivi di Berardi e Raspadori per potenziare l'attacco. Analisi dettagliata della situazione e dei piani del club.
Squadra che vince (e convince) non si cambia. Ma si perfeziona dove possibile. L’Atalanta lanciatissima dopo otto gare vinte e due pareggiate, seconda in classifica, imbattuta in Champions, ragiona su un ritocco a gennaio per avere ancora più potenza di fuoco. Col ritorno di Scalvini e la crescita di Kossounou, la difesa ha cinque potenziali titolari per tre posti, come il centrocampo e le corsie.
Numericamente la coperta è corta solo davanti, con Zaniolo unica alternativa ai tre titolari, oltre al ventenne Vlahovic aggregato dalla Serie C. Un quinto attaccante rodato, pronto, esperto, potrebbe servire a gennaio, considerando che per il rientro di Scamacca bisognerà attendere almeno fine febbraio. L’identikit porta a Daniel Maldini che però resterà a Monza fino a giugno: l’azzurro classe 2001 potrebbe essere un obiettivo estivo. Per gennaio, dunque, due nomi caldi, ossia gli ex compagni di Scamacca tre anni fa al Sassuolo: Domenico Berardi e Giacomo Raspadori (nella foto). Due profili diversi, per possibili situazioni di mercato diverse. Berardi può essere un innesto ‘temporaneo’, in attesa di Maldini: sta giocando in Serie B, sta ritrovando la migliore condizione dopo il grave infortunio della scorsa stagione e, a 30 anni, vorrebbe finalmente cimentarsi ad alto livello. Potrebbe spostarsi in prestito, con conguaglio economico e contropartita tecnica (ad esempio Palestra e Vlahovic che potrebbero maturare un semestre in B). Raspadori, classe 2000, già seguito in passato, può invece interessare sul lungo periodo, con un investimento superiore ai 20 milioni.
Dipenderà anche dalla crescita e dalla continuità di Nicolò Zaniolo che, con il gol segnato due settimane fa a Stoccarda, ha dato un segnale importante. Intanto l’amministratore delegato nerazzurro Luca Percassi ha ricevuto a Roma, in occasione del Social football summit awards, il riconoscimento di Top manager of the year per gli eccellenti risultati manageriali ottenuti in questi anni con la Dea. Fabrizio Carcano
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