Stephen Pagliuca e un’Atalanta sul modello dei Boston Celtics: marketing ma non solo
Il tycoon statunitense, comroprietario della Dea, a Bloomberg: “I Percassi hanno fatto un lavoro incredibile, condividiamo idee e programmi”

Stephen Pagliuca
Bergamo, 27 gennaio 2025 - L’Atalanta in Italia come i Boston Celtics, trionfatori dell’ultima NBA, in America. Stephen Pagliuca, comproprietario nerazzurro, detentore del pacchetto di maggioranza del club bergamasco dal febbraio 2022 con il suo fondo d’investimenti Bain Capital, ha parlato al podcast The Deal di Bloomberg del suo rapporto felice e vincente con Bergamo e con la Dea e dei progetti futuri.
L’intervista
“L'Atalanta è molto simile ai Celtics. Hanno una sorta di marchio nazionale in Italia. È la seconda squadra preferita di tutti quelli che non sono di Bergamo, la gente la ama perché è la piccola squadra che ce l’ha fatta, superando le aspettative per molti anni”.
Il bilancio
Tre anni di nerazzurro per Pagliuca, che ovviamente traccia un bilancio positivo di questa avventura: “I Percassi hanno fatto un lavoro incredibile costruendo uno dei migliori settori giovanili in Europa.
Il motivo per cui abbiamo investito è che volevamo competere, e con quel settore giovanile competi ogni anno perché sfornano così tanti bravi giocatori. I Percassi avevano gli stessi obiettivi che avevamo noi. Volevano rendere più grande l’Atalanta, volevano globalizzarla”.
Non solo marketing
Condividiamo idee di marketing, condividiamo idee di allenamento, condividiamo idee di sviluppo dei giocatori. Quello che abbiamo fatto è stato cercare di portare un approccio più analitico, dato che nel calcio si era un po' indietro, in generale, e i Percassi volevano questo.
Erano molto ricettivi a riguardo. Così abbiamo portato un team di statistiche che abbiamo appena ampliato. Ed è stata una grande sinergia con i Celtics, perché abbiamo utilizzato i nostri esperti di statistiche”.
Passato prossimo, presente e futuro: Pagliuca studia un’Atalanta sul modello sportivo e gestionale dei Celtics. “Stiamo facendo alcuni accordi con alcuni marchi globali in questo momento che, molto presto, saranno davvero trasformativi per l’Atalanta. E poi guardiamo alle strutture fondamentali. Abbiamo ampliato lo stadio, costruito i nuovi settori su entrambi i lati, e costruito un nuovo club come quello che abbiamo qui per i Celtics", ha concluso il 70enne finanziere newyorkese.
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