Torna l’Europa League. Atalanta, non fermarti ora. Serve una notte da grande. Gasp: "È la nostra priorità»

La Dea attesa a Marsiglia da una semifinale continentale che manca dal 1988

di FABRIZIO CARCANO -
1 maggio 2024
Atalanta, non fermarti ora. Serve una notte da grande. Gasp: "È la nostra priorità"

Atalanta, non fermarti ora. Serve una notte da grande. Gasp: "È la nostra priorità"

Un’altra notte storica per l’Atalanta, impegnata domani sera alle 21 al Velodrome di Marsiglia. Trentasei anni dopo la Dea è di nuovo in una semifinale europea, la seconda della sua storia dopo quella dell’aprile 1988 in Coppa delle Coppe contro il Malines, vincitore in entrambe le sfide per 2-1. Stavolta sulla strada che porta alla finale c’è l’Olympique Marsiglia. Impossibile fare paragoni con il passato: nel 1988 la Dea di Mondonico giocava in serie B, aveva un solo straniero, il capitano Stromberg, e giocatori debuttanti in Europa e dall’altra parte c’era un Malines formato quasi da dilettanti, con giocatori solo belgi e olandesi. L’Atalanta e il Marsiglia odierne sono squadre multinazionali imbottite di giocatori con esperienze internazionali ad altissimo livello. E il Velodrome con il suo ambiente bollente non è minimamente comparabile al minuscolo stadio da 10mila posti del Malines.

L’OM sta vivendo una stagione tormentata, con tre allenatori cambiati iniziando con Marcelino, poi a settembre l’arrivo di Gennaro Gattuso esonerato dopo tre mesi per mancanza di risultati e sostituito dal 70enne Gasset, che a fine stagione lascerà la panchina provenzale. In campionato i vincitori della Coppa Campioni del 1993 arrancano al settimo posto con 44 punti, in un’annata iniziata con la delusione dell’eliminazione nel turno preliminare di Champions, battuti ai rigori dai greci del Panathinaikos grazie alle parate del portiere bergamasco Alberto Brignoli. Poi una galoppata in Europa League affrontando un girone complicato con Brighton, Ajax e Aek Atene, chiuso al secondo posto dietro ai britannici, passando quindi dai playoff contro lo Shaktar Donetsk, prima delle vittorie negli ottavi di finale contro il Villarreal, travolto al Velodrome 4-0, e nei quarti ai rigori contro il favorito Benfica vincendo 2-1 in casa il ritorno, dopo la sconfitta 0-1 a Lisbona. Marsiglia che in Europa ha costruito le sue fortune al Velodrome, dove ha sempre vinto (inclusa la gara vinta 2-1 contro il Panathinaikos ad agosto) tranne un pareggio contro il Brighton.

"Tutte le partite sono importanti, ma quella di andata lo è leggermente di più", ha ricordato domenica sera Gian Piero Gasperini. Rimarcando l’importanza di questo appuntamento per la Dea che adesso, dopo aver eliminato il Liverpool, ha nell’Europa League il suo obiettivo prioritario. "Fino a tre settimane fa era la Coppa Italia, adesso è sicuramente l’Europa League dove vogliamo arrivare in finale- Sarebbe un grande traguardo per noi. In questo momento l’Europa League è il traguardo a cui teniamo di più, ma dobbiamo stare attenti perché il Marsiglia è una squadra di valore", ha chiosato Gasp. Atalanta che a Marsiglia sarà seguita da circa 2800 tifosi che si sposteranno tra oggi e domani con voli charter e bus, ma anche in auto per una toccata e fuga da circa 15 ore di viaggio tra andata al mattino e ritorno in nottata. Sarà il primo di due esodi: quello del 15 maggio a Roma sarà più massiccio e coinvolgerà circa 20mila supporters bergamaschi che riempiranno la curva Sud dell’Olimpico. Numeri destinati a crescere ulteriormente se la Dea approderà alla finalissima del 22 a Dublino, dove potrebbero volare in 25mila da Bergamo.

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