Clamoroso in Uefa: Zvonimir Boban dà le dimissioni. I motivi e la lettera aperta

Un vero e proprio fulmine a ciel sereno quello che ha colpito la Uefa questa mattina, con protagonista l'ex Milan Zvonimir Boban che ha rassegnato le dimissioni il giorno prima del Congresso. Il croato ha spiegato le sue ragioni con una lettera aperta.

di KEVIN BERTONI -
25 gennaio 2024
Zvonimir Boban

Zvonimir Boban

Milano, 25 gennaio 2024 – Da uomo scelto da Alexander Ceferin, a dimissioni proprio a causa di alcuni contrasti su temi fondamentali con il numero uno della Uefa. Nella giornata di ieri, 24 gennaio, Zvonimir Boban ha rassegnato le sue dimissioni dal ruolo di Head of football della Uefa. Il croato ricopriva quel ruolo dall'aprile 2021, quando venne scelto da Alexander Ceferin. Dopo le continue indiscrezioni, a rompere il silenzio è stata la Uefa stessa con un breve comunicato che riportiamo di seguito.

"La Uefa desidera annunciare la partenza di Zvonimir Boban di comune accordo. Boban è entrato nell'organizzazione nel 2021 come capo del calcio e ha avviato diversi progetti significativi nello sviluppo tecnico, tra cui la creazione dello Uefa Football Board e dello Youth Football Forum. La Uefa esprime la sua gratitudine al signor Boban per il suo servizio dedicato e gli augura buona fortuna per i suoi impegni futuri di carriera".

I motivi delle dimissioni e la lettera aperta

Alla base del malcontento, che poi ha portato a questa scelta, di Zvone Boban c'è il cambio di statuto che vorrebbe attuare Alexander Ceferin. La storia parte dalla prima elezione dell'attuale numero uno, nel settembre 2016. Appena insediatosi, Ceferin introdusse il limite dei tre mandati presidenziali, di conseguenza nel 2027 non avrebbe potuto ripresentarsi. Ma pochi giorni fa, nel programma del prossimo Congresso che si terrà a Parigi l'8 febbraio, all'ordine del giorno è uscita anche una votazione su un cambio del regolamento che permetterebbe allo sloveno una nuova, ultima, rielezione. Come è possibile? Perché uno degli articoli della riforma del limite dei tre mandati voluta da Ceferin verrebbe rivisto: il limite di dodici anni vale per chi si candida dopo l’entrata in vigore della regola, ma non per chi è stato eletto prima, come appunto l'attuale presidente. Ma non è tutto: un'altra cosa che non è andata giù a Boban è anche l'allungamento dei termini per i membri dell'Esecutivo che potranno essere rieletti anche dopo aver compiuto 70 anni (tra questi il presidente della Figc Gravina). L'ex campione del Milan ha scritto una lettera aperta in cui, dettagliatamente, spiega i motivi del suo addio alla Uefa. Di seguito le parole scritte da Boban.

"Ho parlato e discusso con il presidente della Uefa riguardo ad un problema nato durante l’ultimo meeting dell’Esecutivo ad Amburgo. Si tratta di una proposta al Congresso di febbraio prossimo, per modificare lo statuto della Uefa e consentire allo stesso Presidente di potersi candidare nuovamente dopo questo mandato che doveva essere il suo ultimo. Dopo aver manifestato la mia più grande preoccupazione e il mio totale dissenso, il Presidente mi ha risposto che per lui non c’è nessun problema legale né tantomeno etico morale – e che avrebbe perseguito senza alcun dubbio la propria aspirazione. Paradossalmente nel 2017 è stato proprio Ceferin a proporre e avviare un pacchetto di riforme che negavano chiaramente tale possibilità: regole che dovevano proteggere l’Uefa e il calcio europeo dalla “bad governance” che è stata per anni il “modus operandi “di tutto il vecchio sistema. È stata una cosa straordinaria per il calcio e anche per Ceferin stesso. Questo distacco da quei valori cancellando le riforme più importanti e sorprendente ed è incomprensibile, soprattutto in questo momento. Capisco bene che nulla è ideale, tantomeno io, e so bene che bisogna accettare la logica del compromesso, ma di fronte a questo fatto, se lo accettassi, andrei contro i principi e i valori comuni in cui credo fermamente. E non faccio il fenomeno, perché di certo non sono l’unico a pensarla così. In questi tre anni il rapporto e la collaborazione con Aleksander e con tutti i colleghi in Uefa è stata ottima. Li ringrazio per questo augurando loro tutto il bene possibile. Dispiace tanto ma, a malincuore, lascio Uefa..."

Chiaro e diretto, senza troppi giri di parole, in pieno stile Zvone. Ora la palla passa a Ceferin, vedremo se rivaluterà le sue idee oppure proseguirà dritto per la sua strada, l'unica cosa sicura è che ora alla sua destra non ci sarà più Boban.

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