Ceferin risponde sulla Superlega: "Non abbraccia i principi del merito sportivo"

Intervenuto in una conferenza stampa straordinaria alle o14, il presidente della Uefa Aleksander Ceferin, assieme al presidente del PSG Al Khelaifi e quello della Liga Tebas, ha commentato la sentenza della Corte UE riguardo il via libera alla creazione della Superlega. Nel frattempo Premier League, Bayern Monaco e Atletico Madrid prendono posizione.

di KEVIN BERTONI -
21 dicembre 2023

Roma, 21 dicembre 2023 – Dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia dell'Unione Europea che, di fatto, apre alla creazione della Superlega stabilendo che la Fifa e la Uefa stanno facendo abuso di posizione dominante, non si è fatta attendere la risposta del numero uno della Uefa Aleksander Ceferin che in una breve conferenza stampa ha voluto ribadire la centralità della sua organizzazione. Insieme al presidente della Uefa, in conferenza stampa erano presenti in collegamento il presidente del Psg e dell'ECA (Associazione dei Club Europei) Nasser Al Khelaifi e il presidente della Liga spagnola Javier Tebas Medrano.

Aleksander Ceferin, presidente Uefa
Aleksander Ceferin, presidente Uefa

Ceferin ha aperto la conferenza dicendo di sentirsi "triste" nel dover parlare di questa decisione della Corte Europea. In seconda battuta, dopo aver salutato e ringraziato gli ospiti presenti in video, sono state: "La cosa più importante è che il calcio rimane unito, lo dimostra il fatto che qui sono presenti tutti i principali rappresentanti del calcio europeo". In seconda battuta è passato subito all'attacco del progetto Superlega, basandosi sulla completa mancanza di meritocrazia sportiva:

"Il progetto della Superlega non comprende i principi del merito sportivo. Puoi essere o non essere parte del sistema. Il progetto della Superlega presentato oggi è ancora più chiuso di quello presentato nel 2021". Secondo il numero uno del calcio europeo, l'idea presentata da Reichart e soci, ovvero una coppa con 64 club divisi su tre livelli (Star League, Gold League e Blue League) da 16 squadre, è ancor peggiore di quella abbozzata nel lontano 2021 e che, dopo varie minacce ai maggiori club europei interessati, naufragò parzialmente. Per rimarcare questo concetto, Ceferin ha aggiunto: "Oggi abbiamo avuto l'ulteriore conferma che quello della Superlega è un progetto chiuso e non aperto. Noi non proveremo a fermarli, non lo abbiamo mai fatto. Loro possono creare quello che vogliono. Io spero che inizino il prima possibile questa competizione con due club. Io spero che sappiano cosa stanno facendo, ma non ne sono sicuro" ha detto con tono sarcastico, facendo riferimento a Real Madrid e Barcellona, visto che dell'originario gruppo di 12 club che nell'aprile 2021 avevano varato la Superlega sono rimaste in campo solo le due spagnole, associate in una Società di Superlega Europea (Eslc). L'intervento del numero uno della Uefa si è chiuso poi con una frase che, a partire dagli scorsi anni, è ormai diventata uno slogan: "Il calcio non è in vendita". 

Approfondisci:

La sentenza Superlega fa impennare le azioni di Juve e Lazio in Borsa

La sentenza Superlega fa impennare le azioni di Juve e Lazio in Borsa

Subito dopo Aleksander Ceferin, ha preso la parola Nasser Al Khelaifi, presente in qualità di presidente dell'ECA. Il numero uno del Psg ha detto: "Non capisco tutto questo rumore per questa sentenza. Questo progetto Superlega esce sempre con le stesse presentazioni. Si parla di libertà, ma non c'è libertà. Ho ricevuto 50 telefonate da club diversi, c'è un valore che noi difendiamo. Noi lavoriamo per i club e i partecipanti del mondo del calcio. Siamo orgogliosi di questo progetto con la UEFA. Noi siamo orgogliosi della Champions League". Nel suo intervento, Al Khelaifi fa riferimento anche al nuovo format della Champions League che prenderà il via già dalla prossima stagione. Formato a girone unico e con più partite, con la finalità anche di aumentare il numero di match tra club di alto livello. Concludendo, il presidente del club di Parigi ha aggiunto: "Tutti noi facciamo parte del calcio e continuiamo a lavorare per ciò che possiamo cambiare nelle competizioni. Il nostro obiettivo è questo. Non cambierà niente con la decisioni di oggi. Ci renderà più forti e migliori". 

Il comunicato della Uefa e della Fifa

Oltre la conferenza stampa, sul sito ufficiale della Uefa è stato diramato un comunicato stampa dove si conferma la presa di coscienza della decisione della Corte di Giustizia Europea che evidenzia delle lacune all'interno del quadro di pre-autorizzazioni che dispone la Uefa stessa nell'organizzazione delle competizioni internazionali. Di seguito il comunicato.

La UEFA prende atto della sentenza emessa oggi dalla Corte di giustizia europea sul caso European Super League. La sentenza non implica l'approvazione o la convalida della cosiddetta "superlega"; piuttosto, evidenzia una lacuna preesistente nel quadro di preautorizzazione della UEFA, aspetto tecnico già riconosciuto e affrontato a giugno 2022. La UEFA confida nella solidità delle sue nuove regole e, in particolare, nel rispetto di tutte le leggi e i regolamenti europei pertinenti. La UEFA ribadisce il suo impegno a sostenere la piramide del calcio europeo, garantendo che continui a soddisfare gli interessi più ampi della società. Continueremo a dare forma al modello sportivo europeo insieme a federazioni nazionali, leghe, club, tifosi, giocatori, allenatori, istituzioni dell’UE, governi e partner. Confidiamo che la piramide del calcio europeo basata sulla solidarietà, che i tifosi e tutti i portatori di interesse hanno dichiarato come modello insostituibile, sia salvaguardata dalle leggi europee e nazionali contro il pericolo di secessioni.

Dal canto suo, la Fifa ha comunicato che analizzerà la decisione della Corte di Giustizia in coordinamento con la Uefa e le altre confederazioni e federazioni calcistiche nazionali prima di commentare ulteriormente. Nelle poche righe pubblicate si legge inoltre: "In linea con il proprio Statuto, la FIFA crede fermamente nella specificità dello sport, inclusa la struttura piramidale – su cui si fonda il merito sportivo – e i principi di equilibrio competitivo e solidarietà finanziaria. Il calcio deve la sua lunga storia di successi ai principi sopra menzionati, che la FIFA, le confederazioni e le federazioni affiliate continueranno a promuovere anche in futuro, nell'interesse di tutti gli appassionati di calcio di tutto il mondo".

Bayern Monaco, Atletico Madrid e Premier League si schierano contro la Superlega

Tra i primi top club europei a schierarsi contro la Superlega c'è l'Atletico Madrid che ha pubblicato questo tweet: "La famiglia del calcio europeo non vuole la Superlega. Germania, Francia, Inghilterra, Spagna (a eccezione di Real e Barcellona) non la vogliono. Siamo favorevoli a proteggere la grande famiglia del calcio europeo, proteggere i campionati nazionali e che tramite essi ci si possa qualificare per le competizioni europee sul campo, ogni stagione". Poco dopo anche il Bayern Monaco in Germania ha pubblicato una nota dove, esattamente come i Colchoneros, dice no alla Superlega. Questo il comunicato del club bavarese:

Abbiamo preso atto della sentenza della Corte di giustizia europea. Tuttavia, ciò non cambia l'atteggiamento dell'FC Bayern e l'atteggiamento dell'ECA secondo cui una tale competizione è un attacco all'importanza dei campionati nazionali. La Bundesliga costituisce il fondamento del Bayern, così come tutti i campionati nazionali rappresentano il fondamento dei club di calcio europei. Pertanto è nostro dovere e nostra profonda convinzione rafforzarla. Parteciperemo alle competizioni europee per club sotto l'egida della UEFA. Quindi ancora una volta è molto chiaro: la porta per la Super League in casa dell'FC Bayern resta chiusa

Ultimi, solo in ordine di tempo al momento, sono il governo britannico e la Premier League. Il primo ha dichiarato che bloccherà qualsiasi tentativo delle squadre di Premier di unirsi a questa competizione. Il Dipartimento per la Cultura, Media e Sport inglese ha detto che i ministri hanno già avvertito i vari club britannici di non aderire al torneo ai sensi del Football Governance Bill. Inoltre, la Premier League ha rilasciato il seguente comunicato:

La Premier League prende atto della sentenza odierna nella causa della Corte di giustizia europea. La sentenza non sostiene la cosiddetta “Super League europea” e la Premier League continua a respingere qualsiasi progetto del genere. I tifosi sono di vitale importanza per il calcio e hanno ripetutamente chiarito la loro opposizione a una competizione “separatista” che recide il legame tra il calcio nazionale ed europeo. La Premier League ribadisce il suo impegno nei confronti dei chiari principi della competizione aperta che sono alla base del successo delle competizioni per club nazionali e internazionali. Il calcio prospera sulla competitività creata da promozioni e retrocessioni, sulla qualificazione annuale basata sul merito dai campionati e coppe nazionali alle competizioni internazionali per club e sulle rivalità e sui rituali di lunga data. Questi principi sono sanciti nella Carta dei proprietari della Premier League, introdotta nel giugno 2022, che mira a migliorare la forza collettiva e la competitività della Lega nel migliore interesse del gioco in generale. Dal 2021, anche la Premier League, insieme ad altri organismi calcistici, ha rafforzato le proprie regole e la propria governance in questo settore. La Premier League continuerà a impegnarsi in un dialogo aperto e costruttivo, con tutte le parti interessate del calcio, su come proteggere e migliorare al meglio l’equilibrio complementare del calcio per club nazionale e internazionale.  

Continua a leggere tutte le notizie di sport su