Atalanta-Fiorentina: Errori e assenze pesano sulla sconfitta al Gewiss Stadium

La Fiorentina cade contro l'Atalanta al Gewiss Stadium. Errori difensivi e assenze decisive, Italiano cerca riscatto.

di MASSIMO VITALI
14 aprile 2025
La Fiorentina cade contro l'Atalanta al Gewiss Stadium. Errori difensivi e assenze decisive, Italiano cerca riscatto.

La Fiorentina cade contro l'Atalanta al Gewiss Stadium. Errori difensivi e assenze decisive, Italiano cerca riscatto.

dall’inviato

Così fa male. Così, sottinteso, presentandosi al Gewiss Stadium con due cadeau gentilmente offerti ai padroni di casa su un vassoio d’argento. Italiano fa buon viso a cattiva sorte ma fatica a ingoiare il rospo. "La partita l’abbiamo persa nei primi venti minuti regalando due gol – dice il tecnico –. Non puoi approcciare così una partita come questa, in questo momento del campionato e contro una squadra come l’Atalanta. Sono sicuro che ci servirà da lezione". La lingua batte dove il dente duole. "Sulla prima situazione – è l’analisi di Italiano – ci siamo fatti trovare impreparati, anche se con i difensori potevamo metterci una pezza. E non esiste che sul secondo gol ci siamo quasi fermati per due volte aspettando una decisione dell’arbitro. Bravi i nostri avversari, che sono stati scaltri e ne hanno approfittato".

Sia sul primo che sul secondo gol l’attore protagonista, anche se non l’unico in negativo, è stato un impresentabile Lucumi: ma forse una spiegazione c’è. "Jhon aveva avuto un problema fisico in settimana e avevamo dei dubbi su come gestirlo. Alla fine è andata come temevo: quando fisicamente non sei al cento per cento scendi in campo condizionato".

Tante scelte però ieri non poteva farne un Italiano penalizzato dalle assenze. "Non avevamo Ferguson – osserva il tecnico – e non potevamo avere Castro, perché col problema che ha al piede non poteva fare la prestazione contro difensori forti come quelli dell’Atalanta. Odgaard in settimana per tre giorni si è allenato a parte e fatalità vuole che anche Casale poco dopo essere entrato si sia infortunato".

Guai però a fare delle assenze un alibi. "Chi ha giocato – taglia corto Italiano – ha minuti e prestazioni importanti nelle gambe e quest’anno ci ha già fatto vincere delle partite. Sono convinto che ci succederà di nuovo di vincere da qui alla fine: ma dovremo avere un approccio diverso".

Non tutti i novanta minuti del Gewiss Stadium sono però da buttare. "La reazione c’è stata – dice il tecnico – e già prima dell’intervallo avremmo potuto riaprire la partita. Non siamo mai usciti dal match ed era importante perché qui rischi l’imbarcata. Solo che, a differenza di altre volte, c’è mancata la stoccata".

Polveri bagnate per Orsolini e Dallinga: e anche chi è entrato nella ripresa non si è rivelato più incisivo. "Orso si vede subito quando non riesce ad essere decisivo – dice Italiano –. A quel punto nell’intervallo ho preferito cercare altre soluzioni. Lui è intelligente e capisce, sono sicuro che ci farà vincere altre partite". Scena muta anche da parte di Dallinga. "Contro quei difensori oggi sarebbe stato difficile per chiunque. Ma su quei tre-quattro palloni in area giocabili Thijs deve fare qualcosa di più".

Rivedibili anche gli ingressi a inizio ripresa di Cambiaghi e Dominguez: "Hanno fatto i movimenti che volevo ma non sono stati incisivi in zona gol".

E adesso? "Si fa come fanno le grandi squadre, cioè si archivia in fretta e si pensa alla prossima", taglia corto Italiano. E pazienza se la prossima, a Pasqua, si chiama Inter.

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