Bologna, l’ora della verità Terzo posto, Juve e futuro Thiago gioca su più tavoli nell’ultima notte al Dall’Ara

Già domani forse l’atteso colloquio tra il tecnico e il presidente Saputo. Il chairman rossoblù potrebbe convincere Motta a rimanere

di MASSIMO VITALI -
20 maggio 2024
Thiago Motta, 41 anni, è subentrato nel settembre 2022 a Sinisa Mihajlovic centrando un’incredibile qualificazione alla Champions League (Ansa)

Thiago Motta, 41 anni, è subentrato nel settembre 2022 a Sinisa Mihajlovic centrando un’incredibile qualificazione alla Champions League (Ansa)

Bologna, 20 maggio 2024 Tutto in una notte: ben consci del fatto che le probabilità che al Dall’Ara per Thiago Motta questa possa essere l’ultima notte da allenatore del Bologna non sono poche.

Nulla è già deciso, ha detto l’altro ieri Thiago. Ma spesso nel calcio le parole le porta via il vento e qualche volta gli allenatori li porta via la Juve, come al Bologna accadde nel 1990-91 con Gigi Maifredi. Ergo: al di là delle dichiarazioni ufficiali molto di già deciso sull’asse Bologna-Torino si sospetta, o quantomeno sotto le Due Torri si teme, al netto di quello che potrà scaturire dal colloquio tra Motta e Saputo in programma forse già domani.

Di sicuro a mettere in fila le tante partite che Motta oggi giocherà al Dall’Ara si rischia di esaurire fantasia e inchiostro.

Temi della nottata: la caccia al terzo posto; l’eterna sfida alla Juve, che per i bolognesi, memori dei tanti torti subiti (l’ultimo perfino certificato dal designatore Rocchi all’andata), non è mai un avversario qualunque; l’appendice di festa Champions, che sarà anche antipasto della parata della squadra in Piazza Maggiore sul pullman scoperto in programma mercoledì; il faccia a faccia con quella che tutto il villaggio mediatico indica come la sua futura più che probabile destinazione.

Ma poi c’è una partita da provare a vincere sul campo, cosa che al Bologna, tra le mura amiche, non riesce dal 29 novembre 1998: un 3-0 a guida Mazzone (gol di Paramatti, Signori e Fontolan) che negli anni è diventata la filastrocca dell’impotenza rossoblù al cospetto della Signora. Non che il bilancio migliori sensibilmente contando anche le sfide giocate a Torino.

I bianconeri sono rimasti imbattuti in 41 delle ultime 42 partite di serie A giocate contro i rossoblù: e anche qui tocca sempre scomodare la felice eccezione del 2-0 firmato dalla doppietta di Marco Di Vaio in casa Juve del 26 febbraio 2011.

Ma la storia è fatta apposta per essere riscritta e il terzo posto sul piatto, Atalanta permettendo (che deve sempre recuperare la gara con la Fiorentina), sarebbe un trofeo che i bolognesi non alzano al cielo dal 1966-67, con Luis Carniglia in panchina.

Poiché di anni ne sono trascorsi sessanta dall’ultima e unica apparizione in Coppa dei Campioni (oggi Champions), ciò basta e avanza per non trasformare l’ultima passerella casalinga di un gruppo che è già nella Storia in una notte di veleni, sospetti e gioia repressa per le possibili inclinazione bianconere di Thiago.

Che ruolo giocherà Saputo in questa partita è difficile da prevedere. Se davvero Motta non ha ancora deciso il suo futuro il chairman nell’incontro in programma nelle prossime ore potrà squadernare le ambizioni del club e magari convincere Thiago a rimanere. Se invece stanotte fosse il suo commiato dal Dall’Ara la memoria corre a quel 17 settembre 2022, Bologna-Empoli 0-1 nel giorno del debutto del tecnico in panchina.

Da allora sono trascorsi 611 giorni in cui, comunque vada, grazie a Thiago abbiamo visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare.

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