Bologna, non passa il mal d’Europa. Il Var riporta Dallinga sulla terra. Lucumí: l’illusione dura tre minuti
Il Lille espugna il Dall’Ara: i rossoblù vanno subito in vantaggio, ma la moviola spegne l’entusiasmo. La doppietta di Mukau, che non aveva mai segnato, ferma Italiano: la qualificazione ora è un miraggio.
Fine del sogno. Ammesso e non concesso che il sogno di passare il turno in Champions a Casteldebole abbia mai davvero avuto diritto di cittadinanza adesso tocca rassegnarsi: la Champions League non è terra di conquista per il Bologna di Vincenzo Italiano, che dopo il ko col Lille di fatto fa ciao ciao con la manina alla qualificazione e adesso con un punto in 5 partite guarda tutti da laggiù.
Succede quando la porta altrui per 63 minuti resta irraggiungibile come un miraggio, e Lucumì la perfora in un lampo firmando il primo gol dei rossoblù in questa Champions, mentre la propria continua ad essere troppo perforabile.
Il Lille non deve nemmeno più di tanto sporcarsi i calzoncini. E’ il Bologna prima dell’intervallo a fare tutto da solo regalando ai francesi un ‘gollonzo’ che rischia di restare nell’album dei ricordi rossoblù come la diapositiva dell’inadeguatezza. Corre il minuto 44 quando Posch in disimpegno gioca al tirassegno con Beukema centrando in pieno il compagno. La palla carambola su David che la scodella nel cuore dell’area per Mukau: il centrocampista si vede respinta la prima conclusione dallo stesso Posch ma nulla può Skorupski sul tap-in del belga-congolese.
E’ una mazzata pesante sulla testa di un Bologna che nel primo tempo prima s’illude che Dallinga abbia scacciato il sortilegio del gol quando al 5’ infila Chevalier ma partendo da posizione di fuorigioco (terza rete annullata per l’olandese, tra campionato e Coppa) e poi si spegne nella cantilena dei lanci lunghi, gradito cadeu per la difesa francese.
Il Lille, invece, ha tutt’altro fatturato: centra un palo su azione da corner con Alexsandro (13’) e per almeno cinque volte esalta i riflessi di Skorupski, vero Superman che respinge quasi tutte le minacce. E il Bologna? Si sveglia nella ripresa, quando Dallinga al 58’ ha sulla testa la palla per cambiare il senso della sua stagione ma la incornata debole che Chevalier respinge è un monumento allo spreco. Non fa gol il centravanti? E allora ci pensano due difensori: punizione al bacio di Lykogiannis, volée sottoporta di Lucumì e al 63’ è 1-1. L’illusione dura tre giri di lancette: ancora Mukau sfrutta l’assist di Fernandez-Pardo (e la dormita di Freuler) per firmare una doppietta che issa il Lille a 10 punti, quasi il timbro al passaggio del turno. A Italiano la trazione anteriore, Castro più Dallinga, non porta nulla. Adieu qualificazione.
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