Bologna, un’occasione capitale. Italiano studia l’emergenza Lazio

Domani il big match che apre un tour de force. Baroni vola, ma è alle prese con defezioni e tanti dubbi

di MARCELLO GIORDANO
23 novembre 2024
Bologna, un’occasione capitale. Italiano studia   l’emergenza Lazio

Santiago Castro e compagni festeggiano all’Olimpico dopo la vittoria in casa della Roma, lo scorso 10 novembre (Schicchi)

A Roma per un’altra grande occasione. Colta quella contro una Roma in crisi, c’è una Lazio in emergenza. Lo è pure il Bologna e non va dimenticato che dall’inizio dell’anno Italiano non ha mai potuto contare sulla squadra al completo: contro i biancocelesti non ci saranno Ndoye, oltre ai lungodegenti Aebischer, Cambiaghi ed El Azzuzi. Ma alle assenze il Bologna ha fatto il callo. Karlsson è in ripresa e in fiducia dopo il primo gol stagionale, Orsolini ha spiegato le ali e reduci da 4 reti consecutive, miglior marcatore della squadra di Italiano, che da quando ha virato sul 4-2-3-1 con Odgaard sottopunta ha infilato un pareggio e tre vittorie consecutive, risalendo la classifica.

La Lazio è la rivelazione del campionato insieme alla Fiorentina, seconda in classifica a un punto dal Napoli insieme ad Atalanta, viola e Inter e con il terzo miglior attacco. Ma la sosta potrebbe aver incrinato gli equilibri e la magia cuciti addosso alla maglia biancoceleste da Baroni: se così sarà, lo dirà il posticipo dell’Olimpico. Quel che è certo è che Pedro non è al meglio per un virus gastrointestinale che lo ha restituito parzialmente in gruppo negli ultimi due giorni. Si è fermato Nuno Tavares, miglior terzino sinistro del campionato: l’ex Arsenal è già stato protagonista di 8 assist ma una lesione muscolare lo costringerà a saltare le prossime tre gare, con Pellegrini che prenderà il suo posto. E Orsolini può puntare ad attaccarlo. Ma non è finita qui: in casa Lazio, Castellanos, miglior marcatore della squadra con 7 reti, è rientrato solo ieri dall’Argentina ed è uno dei grandi dubbi della vigilia, con Baroni che potrebbe partire con Noslin di punta e Dia alle sue spalle, ma non è neppure escluso che punti su Dia e rafforzi la mediana con Vecino al fianco di Rovella e Guendouzi virando sul 4-3-3, con Isaksen e Zaccagni sulle ali.

Insomma, qualche problema c’è e considerato il momento d’oro del Bologna non poteva esserci occasione migliore per provare a proseguire la striscia. La Lazio inaugura la lunga lista degli esami di maturità e un tour de force che vedrà i rossoblù in campo 7 volte nelle prossime tre settimane: a seguire, Lille, Venezia e Monza, ma pure Juventus, Benfica e Fiorentina. Sarà gara da dentro fuori, in chiave Champions, quella con il Lille e lo sarà quella con il Monza, in Coppa Italia. Ma con la Lazio non vale meno: perché il Bologna è chiamato a dimostrare di saper tenere il passo ora che ha risalito la china e di essere tornato grande anche con le grandi; perché fin qui ne ha affrontate due soltanto, perdendo a Napoli e pareggiando in casa con l’Atalanta, dopo un secondo tempo di sofferenza in inferiorità numerica. Battere la Lazio significherebbe andare a -4 dai biancocelesti, nonostante la gara da recuperare con il Milan. All’Olimpico, con una vittoria in rimonta firmata El Azzouzi e Zirkzee, lo scorso 18 febbraio spiccò il volo prendendo definitiva consapevolezza dello status di big. Domenica sarà un altro match spartiacque.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su