Bologna, Cambiaghi si presenta: “La Champions un sogno, voglio essere pronto”
L’esterno offensivo ex Empoli davanti ai giornalisti a Casteldebole: i paragoni con Orsolini e le impressioni sui nuovi compagni nelle prime parole da rossoblu
Casteldebole (Bologna), 18 luglio 2024 – Nel segno di “Orso”. Nicolò Cambiaghi da Monza si presenta senza fronzoli, con grande umiltà ma anche con la consapevolezza di chi sa di potersi ritagliare un ruolo importante nel Bologna targato Vincenzo Italiano, con un percorso che tutti si augurano possa essere simile a quello fatto proprio da Riccardo Orsolini in rossoblu.
“Fare il percorso che ha fatto lui sarebbe un onore per me - confessa il jolly offensivo - Fa tantissimi gol per essere un esterno. Sarebbe un onore, anche raggiungere la Nazionale, è uno dei sogni che ho. Spero un giorno di diventare quello che Orso rappresenta per il Bologna”. A sottolineare le analogie con l’operazione che portò l’ascolano sotto le Due Torri proprio dalla Dea anche il direttore sportivo Marco Di Vaio: “È un giocatore che abbiamo seguito molto, sa che non sarà facile per la competizione con gli altri esterni d’attacco ma ha la volontà di crescere insieme noi come ragazzo e come giocatore. È stata un’operazione simile a quella di Orsolini. Possiamo costruire un futuro insieme, ci auguriamo che possa fare un percorso simile a Riccardo. Deve trovare una continuità sotto porta e fare quella crescita necessaria per migliorare ancora”.
Cambiaghi è consapevole di come il passaggio in Emilia abbia comportato per lui un salto di qualità in termini di obiettivi e ambizioni ma il suo percorso di ambientamento a Casteldebole è iniziato nel migliore dei modi proprio per cercare subito l’amalgama con i nuovi compagni: “Mi sono trovato molto bene fin da subito – le sue parole – Sto provando sensazioni molto positive, stiamo lavorando molto forte. Mi sono messo a disposizione del mister (Italiano, ndr) per capire i suoi concetti e farmi trovare pronto insieme ai compagni per l’inizio della stagione. Sto cercando di ascoltare con attenzione le sue parole e i suoi consigli, arrivo in un grande squadra e un grande gruppo. Farò di tutto per farmi trovare pronto”.
E se la scelta di lavorare a porte chiuse per tutta la stagione, ad eccezione del ritiro, non offrirà molti spunti durante la settimana, è proprio Cambiaghi a chiarire quali sono stati i primi dettami di Italiano: “Intensità altissima. Le caratteristiche del mister, intensità molto alta, allenamenti di livello importante con cui sto condividendo il campo sono importanti, ora il livello si è alzato. Posso dire che ci stiamo allenando davvero forte.” Nelle prime sgambate al Centro Tecnico Nicolò Galli il classe 2000 ha avuto anche modo di farsi una prima idea su nuovi compagni e sul loro valore, con due rossoblu che in particolare hanno già lasciato il segno: “Castro mi ha impressionato molto. Per la fame, la voglia e la qualità. E poi anche Urbanski, che conoscevo anche dalla Primavera. Anche in questo caso ha grandi qualità. Anche Karlsson mi sta impressionando molto ma non voglio sminuire nessuno, tutti gli altri hanno un livello altissimo”.
Cambiaghi ha dato del tu al pallone, con le prime stagioni che hanno mostrato un calciatore in grado di saltare l’uomo e dotato di grande tecnica e velocità, caratteristiche che avrà modo di mettere in mostra e affinare anche a Bologna: “Il modo di giocare del mister si concentra tanto sul ruolo degli esterni, sull’uno contro uno e sulla sovrapposizione degli esterni. Per ora ci lascia liberi di spaziare. Guardo anche tante partite nel tempo libero, mi piace seguire anche gli amici che giocano in altre squadre. Tra quelli che stimo c’è Chiesa, che è molto forte, ha raggiunto la Nazionale e gioca in un ruolo simile al mio”.
L’arrivo da Bergamo e la nuova sfida non spaventano Cambiaghi che guarda alla Dea con gratitudine ma riconosce anche l’importanza dell’Empoli: “A Bergamo alcuni giocatori sono stati importanti, specialmente quando sali dalla Primavera. La crescita maggiore però l’ho fatta a Empoli, salendo dalla Serie B. Penso che tutte le persone con cui ho condiviso lo spogliatoio e il campo mi hanno aiutato a diventare la persona che sono”.
Ora però la testa è già proiettata alla nuova stagione, l’attaccante nativo di Monza pronto a ritagliarsi il suo posto in rosa per vivere il sogno Champions e a ripagare anche la fiducia di Sartori: “Quando sono arrivato a Bergamo il direttore mi ha visto crescere. Sono andato tanto in prestito ma sono sempre tornato alla base, mi avrà sempre tenuto d’occhio. Non vedo l’ora di ripagare la fiducia. Sogno di giocare la Champions da quando sono bambino, è un po’ il sogno di tutti. Farò di tutto per farmi trovare pronto, mi allenerò forte per mettermi a disposizione della squadra e del mister”.
Continua a leggere tutte le notizie di sport su