Castro stavolta non basta: "Troppi errori, così non va"

Santi veniva da tre gol di fila, ma con il Parma la sua striscia si è interrotta "Dobbiamo migliorare sotto porta. L’unica medicina? Lavorare tanto".

di MARCELLO GIORDANO -
7 ottobre 2024
Castro stavolta non basta: "Troppi errori, così non va"

Santiago Castro lotta con Botond. Balog, difensore del Parma (Schicchi)

"Troppe occasioni sfruttate male, così non va". Parola di Santiago Castro, che fotografa così il passo indietro dei rossoblù. Il Bologna non sa vincere. Niente da fare neppure con un Parma in crisi di risultati. C’è di peggio. I ducali avevano sempre subito gol nelle prime 6 giornate di campionato: 12, per l’esattezza, alla media di due a partita. Al Dall’Ara strappano il primo clean sheet. Brava la squadra di Pecchia, ma il dato conferma pure il difetto dei rossoblù di Italiano in questo inizio di stagione: tanto fumo, poco arrosto Anche perché questa volta non c’è Castro a togliere le castagne dal fuoco, come con Atalanta (gol), a Monza (gol) e Como (gol e assist).

"Sappiamo che dobbiamo migliorare sotto porta", insiste Santiago. Italiano chiede ai rossoblù di prendersi più responsabilità, di rischiare la giocata decisiva. Santi almeno ci prova: nel primo tempo, con un colpo i testa sul corne di Lykogiannis, fa la barba al palo. Nella ripresa, sfiora la carambola vincente andando in pressing su Suzuki, che poi gli dice di no sul tiro a giro e su un altro colpo di testa in area. Di all’argentino si può rimproverare la mira: questioni di centimetri. Ma anche con il Parma è stato l’unico a provarci. Per il resto, poche conclusioni, eccezin fatta per una di Karlsson. "Dobbiamo continuare a lavorare e seguire le indicazoni del mister – continua il 9 argentino –. E’ questa l’unica soluzione". C’è più di qualcosa da sistemare, però, perché a parte Castro e le iniziative di Ndoye, il Bologna costruisce poco.

"Anche oggi abbiamo sfruttato male le occasioni", chiosa Castro, consapevole che se il pari di una settimana fa con l’Atalanta aveva il sapore della vittoria, sul piano del gioco, del carattere e dell’identità, quello col Parma, rappresenta un passo indietro. Un gol di Orsolini, e uno a testa di Fabbian e Iling Urbanski rappresentano il fatturato offensivo del Bologna, tolto Castro, in questo inizio di stagione. E solo due di questi sono arrivati su azione. Troppo poco. Con il Parma, come già ad Anfield, con lo Shakhtar e a Napoli, i rossoblù flirtano con il gol, senza pungere: quarta uscita senza gol e questa volta nonostante il ritorno al centro dell’attacco di Castro capocannniere rossoblù, che questa volta non può sorridere. Nè per il risultato, nè per le occasioni fallite, anche da lui. E’ sempre più dichiaratamente, il gol il problema rossoblù, con Dallinga che, titolare ad Anfield, resta a guardare per tutti i novanta minuti, con Italiano che non trova dagli esterni guizzi e giocate. Questa volta, la giocata non la trova neppure Castro: il nove ci prova, ma non basta, l’esame di maturità dopo Atalanta e Liverpool è fallito.

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