Dallinga II, il re di Coppe è tornato. Una doppietta che riscrive la storia
Esattamente come a Tolosa, Thijs ci ha messo un po’ a carburare: ma poi si esalta proprio nel trofeo nazionale

Remo Freuler abbraccia Thijs Dallinga: l’olandese è apprezzato dal gruppo (Ansa)
L’uomo di Coppe è tornato: This Dallinga non si è arreso e prova a scrivere un nuovo finale alla sua storia in rossoblù. Con una doppietta all’Empoli ha regalato l’ipoteca sulla finale di Coppa Italia ai rossoblù e ora spera di ripetere una storia già vissuta, al Tolosa. Lì è nata la teoria del ketchup dell’olandese, resa celebre da Italiano, che l’ha raccontata in conferenza stampa in un momento in cui Dallinga proprio non riusciva a sbloccarsi ed era più in crisi che mai: "Thijs ha voglia di dimostrare il suo valore, è convinto che se si sblocca poi non si ferma più, dice che è come la bottiglia di Ketchup. Avete presente? Una volta che togli il tappo la salsa poi non smette più di scendere".
Anche al Tolosa, nel suo primo anno, Dallinga ci mise un po’ a stapparsi. Arrivava dall’Olanda con l’etichetta di macchina da gol: 36 in 44 presenze con l’Excelsior nella stagione 2021-22, stesso club dal quale il Bologna aveva prelevato Schouten nel 2019. Ma quella era la B olandese, la stessa in cui si era messo in evidenza un Van Hooijdonk poi mai sbocciato ad alti livelli, e i dubbi che per Dallinga potesse essere dura c’erano. Così fu: due gol nelle prime 3 uscite in campionato con il Tolosa e poi una lunga astinenza di 11 partite. Arrivò a gennaio con 3 soli gol, si sloccò in Coppa di Francia, con una doppietta, con il Lannion: seguì quella nei quarti al Rodez e la Coppa di Francia Dallinga l’avrebbe poi alzata in finale contro il Nantes, segnando la terza doppietta nella competizione. Da lì non si sarebbe più fermato, con 9 reti nel finale di campionato e 18 reti totali alla prima stagione in Francia. Sarebbe diventato re di Coppe anche perché l’anno successivo segnò 4 reti in Europa League in 8 presenze, a cui ne aggiunse 14 in campionato e una in Coppa di Francia: numeri che hanno poi convinto il Bologna a sborsare 15 milioni più 3 di bonus e il 20 per cento sulla futura rivendita per strapparlo ai francesi e farne l’erede di Zirkzee.
In realtà l’erede il Bologna ce l’aveva già in casa. Ha faticato, fin qui, Dallinga, rendendo molto al di sotto delle attese date dalla cifra sborsata per l’acquisto e dallo stipendio (con 1,5 milioni è il secondo giocatore più pagato della rosa dopo Orsolini). Prima di ieri sera era a quota 3 reti: due in campionato contro Torino e Roma, una in Champions al Borussia Dortmund. Ha segnato a un’Empoli imbottito di seconde linee, con la testa alla lotta salvezza, è vero: ma neppure Lannion e Rodez erano avversari di grido, ma una volta sbloccatosi scrisse un’altra e intanto dopo tanto buio ha trovato trovato un po’ di luce e il modo di entrare a suo modo nella storia: è l’unico giocatore della rosa ad aver segnato in tutte le competizioni in questa annata, confermandosi re di coppe. A Bologna si inizia a sperare e a credere nella teoria del ketchup in salsa olandese. Ha pagato dazio alle difficoltà di ambientamento e all’esplosione di Castro. Anche alla pubalgia: e resta da capire se in estate dovrà operarsi o meno. Ma Dallinga non molla: vuole tenersi stretto il Bologna e provare ad affermarsi anche qui, sognando di alzare una Coppa anche Italia.
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