Riccardo Orsolini: la speranza del Bologna contro l'Inter per la Champions

Orsolini guida il Bologna contro l'Inter tra emergenze e sogni Champions. Record di presenze e gol per l'attaccante.

di MARCELLO GIORDANO
17 aprile 2025
Orsolini guida il Bologna contro l'Inter tra emergenze e sogni Champions. Record di presenze e gol per l'attaccante.

Orsolini guida il Bologna contro l'Inter tra emergenze e sogni Champions. Record di presenze e gol per l'attaccante.

Serve Riccardo Orsolini in versione Orsonaldo: per battere l’emergenza, fermare l’Inter e tenere vive le speranze Champions che sono in salita dopo il ko di Bergamo. La sconfitta contro l’Atalanta ha detto che senza tre titolari (Skorupski, Ferguson e Calabria), senza Casale e con Holm, Odgaard, Dallinga e Castro acciaccati e al limite dell’indisponibilità, il Bologna ha faticato a reggere l’urto di una delle prime della classe.

Dopo sei risultati utili consecutivi, poteva accadere di sbagliare una partita: a maggior ragione date le condizioni iniziali. Il problema è che contro l’Inter Italiano e il Bologna rischiano di dover fare i conti con la stessa situazione. E allora è ai leader tecnici che ci si deve aggrappare. Quindi a Beukema, a Freuler e a Ndoye, ma soprattutto a Riccardo Orsolini, a secco da due partite: una notizia per il miglior calciatore del mese di marzo e per un attaccante che veniva da tre reti consecutive con Lazio, Venezia ed Empoli e da 5 reti nelle precedenti 6 gare, considerando la doppietta di Cagliari.

Viaggia alla media di un gol ogni due partite, lui che nelle ultime due stagioni ha chiuso alla media di una rete ogni 3: 11 in 24 gare di campionato, più 2 in altrettante gare di Coppa Italia quest’anno. Il totale racconta di 13 reti in 26 sfide, numeri da prima punta di alto livello, altro che esterno d’attacco.

Numeri che lo hanno portato a bussare alla porta di Spalletti e della nazionale e che lo hanno fatto diventare il miglior italiano alla voce gol degli ultimi 3 anni: è piena maturità, insomma. Ma i suoi record non si fermano qui. Orso è nella storia del Bologna: a Bergamo ha toccato quota 250 presenze, nella top 30 assoluta. E se dovesse giocarle tutte da qui alla fine, salirebbe al 28° posto per partite giocate, superando Baldi e Giovannini.

Nella prossima stagione potrebbe attaccare la top venti e superare Antonioli (24° con 266) e Pagliuca (23° con 269), oltre a Pavinato (287): a patto di continuare a resistere con l’aiuto del club alle sirene che circolano sul suo conto, con Milan e Napoli interessate in chiave estiva.

Alla voce gol, invece è a quota 69, 15° di tutti i tempi: ha superato di recente Fedullo (60), Di Vaio (66) e Biavanti (68).

"La maglia del Bologna è la cosa che conta di più per me, mi sento un po’ figlio di Bologna", ha detto di recente. E di recente è stato pure giustiziere dell’Inter: nel match dell’andata, a San Siro, mise a referto l’assist (in stagione sono 4) per il 2-2 di Holm, nella stagione della Champions segnò in prima persona il rigore del 2-2 e nell’annata 22-23 trovò al Dall’Ara il gol della vittoria per 1-0.

Serve un altro graffio: per ribellarsi all’emergenza, per scrivere una nuova pagina di storia, per cullare il sogno del controsorpasso alla Juventus ed evitare la risalita di Lazio e Roma. Dopo due gare a secco Orsolini proverà a bussare di nuovo per dire che lui e il Bologna ci sono ancora. Anzi: ci sono sempre.

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