De Silvestri da Valles carica il Bologna: “La Champions non può essere un peso”

Dal ritiro rossoblù il capitano cerca di togliere pressione a un gruppo giovane che è passato dalla tranquillità del limbo-classifica ai riflettori dell'Europa più nobile: “La coppa dev'essere una fonte d'energia”

di GIANMARCO MARCHINI -
23 luglio 2024

Valles, 23 luglio 2024 - "La Champions non può essere un peso". Da Valles Lorenzo De Silvestri fa il lavoro da capitano qual è: togliere pressione a un gruppo giovane che nel giro di un anno è passato dalla tranquillità del limbo-classifica ai riflettori dell'Europa più nobile. Quella che comincia per lui sarà la quinta stagione in rossoblù, che diventano così i colori più difesi nella sua lunga carriera. "Della Champions ho ricordi bellissimi, l'ho fatta alla Lazio quando avevo diciotto anni, e poi con la Fiorentina".

De Silvestri in conferenza stampa insieme agli organizzatori del ritiro del Bologna a Valles (foto Schicchi)
CONFERENZA DE SILVESTRI CON GLI ORGANIZZATORI DEL RITIRO

Ora, a 36 anni compiuti, dovrà fare da Cicerone ai suoi compagni. "La coppa dev'essere una fonte d'energia, quella che ti fa fare quel metro in più - sottolinea il difensore che non a caso il Bologna manda per primo davanti ai microfoni in Val Pusteria -. Noi ci stiamo preparando, abbiamo una rosa importante, il gruppo è quello".

Ripetersi, però, dopo una stagione da 69 punti e quinto posto è un'impresa ai limiti dell'impossibile. Non per Lollo: "E' difficile, ma lo era anche l'anno scorso. Abbiamo le qualità per ripeterci. Dobbiamo essere consapevoli delle difficoltà, sì, ma anche della nostra forza. Abbiamo una squadra giovane, ma di giovani molto maturati, che hanno tanta voglia di misurarsi in Champions".

Arrivasse, però, un mr. Champions come Mats Hummels. "Potete chiedere a Di Vaio che è qui (ride, ndr). E' sicuramente un grande calciatore. Poi, continuerei a migliorare il mio tedesco".

Inevitabile la domanda su questi primi giorni con il nuovo allenatore Vincenzo Italiano. "Ho parlato con lui, ci siamo confrontati, e questo è bello. Del mister mi hanno colpito la voglia, la motivazione con cui si è presentato, l'intensità degli allenamenti. Ovvio che partiamo da una base alta, da una filosofia di gioco che ci ha contraddistinto. Motta e il suo staff ci hanno lasciato tanto. Ma aggiungere altre cose che ci possono fare crescere, è un fattore positivo, è un cambiamento positivo".

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