Ferguson alla Bulgarelli: "Un grande onore". Fenucci: "Spero anche lui resti qui a lungo"

Lo scozzese del Bologna premiato migliore mezzala della A: "La Champions? Mi fido dei miei compagni, ma che nervoso seguirli alla tv"

di MASSIMO VITALI -
7 maggio 2024
Ferguson alla Bulgarelli: "Un grande onore". Fenucci: "Spero anche lui resti qui a lungo"

Ferguson alla Bulgarelli: "Un grande onore". Fenucci: "Spero anche lui resti qui a lungo"

Dietro quelle stampelle si cela un sorriso. E dietro quel sorriso, un po’ velato dalla convalescenza, si cela un predestinato a cui sono bastate due stagioni per conquistare tutti. Lewis Ferguson ha quell’espressione da bravo ragazzo della porta accanto che ti conquista. Anche se a conquistare la fiducia della giuria del ‘Premio Bulgarelli’, che lo ha battezzato migliore mezzala della serie A nella stagione in corso, sono state le sue giocate sul campo. "Bulgarelli è stato una leggenda del Bologna, uno a cui ispirarsi e da imitare – dice Lewis poco prima dell’incoronazione ufficiale –. Per me questo premio rappresenta un grande onore".

C’è l’onore e poi c’è l’umore: fatalmente non alle stelle dopo la rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio che ha spezzato la sua corsa verso la Champions. Ma lo scozzese abbozza un sorriso: "Adesso sto meglio, sto recuperando, a due settimane dall’intervento ogni giorno che passa miglioro". Non può star meglio però a vedere i suoi compagni da seduto, nell’impossibilità di dar loro una mano. "Non sono molto bravo davanti al televisore quando vedo le nostre partite, perché mi innervosisco molto – ammette il nazionale scozzese –. Però mi fido tantissimo dei miei compagni, questo è un gruppo veramente forte: e anche da fuori è una bella squadra da vedere".

Inevitabile chiedere a Ferguson come viva la vigilia degli ultimi 270 minuti di campionato, che potrebbero consegnare al Bologna una qualificazione in Champions che nessuno a luglio poteva anche solo immaginare. "Saranno tre settimane importantissime per noi – dice Lewis – con tre gare da affrontare contro squadre di primissima fascia (Napoli, Juventus e Genoa, ndr). Ma la squadra è forte e possiamo fare risultato sempre". Sul palco sale l’ad rossoblù Claudio Fenucci, che dopo aver lodato le qualità del centrocampista rintuzza con una battuta una domanda inflazionatissima: quanti vi hanno già chiesto Ferguson? "Speriamo di tenerlo con noi per molti anni", taglia corto il capo azienda di Casteldebole. A Fenucci si rivolge anche il sindaco Matteo Lepore (ieri affiancato dall’assessora allo sport Roberta Li Calzi), girando attorno all’impronunciabile traguardo Champions. "Siamo molto scaramantici ma crediamo anche nel destino – dice Lepore strizzando l’occhio a Simone Inzaghi, altro premiato del ‘Bulgarelli’–. Ricordo che molti anni fa Bologna e Inter sono già stati protagonisti di una storia importante...". Il ricordo del settimo scudetto conquistato il 7 giugno 1964 nello spareggio con l’Inter all’Olimpico aleggia in sala: ma sessant’anni dopo c’è un Bologna che può tornare a vivere di successi nel presente. Forse per questo Lepore ha scelto la giornata di ieri per annunciare la proposta di cittadinanza onoraria per Joey Saputo, che dal Canada ha ringraziato.

Nel Bologna che affronterà l’Europa (si spera la Champions) da ottobre comunque ci sarà anche Ferguson. "Qui sto facendo un percorso fantastico e anche l’infortunio fa parte del percorso – osserva con inusitata saggezza –. Potrò affrontare le squadre scozzesi in coppa? Sì, ma adesso voglio solo concentrarmi sulla guarigione. Sarà lunga, ma ce la farò".

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