Il notiziario dal centro sportivo: tanta intensità in campo, ma anche tanti sorrisi. Italiano show, i tifosi gridano: "Vincenzo, Vincenzo». Fenucci arriva in ritiro: abbraccio con il tecnico

VALLES (Bolzano)

Nel ritiro di Valles ieri è arrivato anche l’amministratore delegato Claudio Fenucci che oggi presenterà Thijs Dallinga alla stampa. I quasi settecento tifosi, appostati come fedeli sotto il sole cocente, avranno sicuramente notato l’abbraccio tra il dirigente rossoblù e Vincenzo Italiano, allenatore chiamato alla delicatissima sfida di guidare il Bologna in Champions e di affrontare l’inevitabile paragone con la passata stagione. Sicuramente questi primi giorni di ritiro in Val Pusteria hanno evidenziato una differenza in positivo: Italiano ’si concede’ molto di più al popolo rossoblù. Come con Thiago, i suoi allenamenti sono un centrifugato di intensità e tattica, ma il nuovo allenatore sa alleggerirli con qualche battuta che fa sorridere giocatori e tifosi. Come su un esercizio di attacco, con i terzini che crossano da destra e sinistra: Odgaard, Karlsson e Dallinga mancano il pallone. E allora ecco Italiano commentare ad alta voce con un gran sorriso: "Oh ragazzi, sembra una barzelletta: c’erano un danese, uno svedese e un olandese". E giù di risate generali.

Pur dentro allenamenti molto serrati e provanti, si respira un clima disteso, come una grande famiglia dove Italiano è chiaramente il capotavola. A un certo punto, da una respinta del portiere, il tecnico rossoblù calcia al volo dalla linea di fondo e con una bellissima parola a giro mette il pallone in rete. I giocatori esplodono in un’esultanza di gruppo, i tifosi scandiscono: "Vincenzo, Vincenzo!". E lui ricambia alzando le braccia al cielo per ringraziare.

Sono alcune cartoline da Valles, dove il nuovo Bologna lavora durissimo per arrivare pronto all’appuntamento con la storia. Anche ieri i rossoblù hanno disputato una seduta molto intensa di lavoro, con una partitella a campo ridotto dove finalmente si sono visti i primi lampi di Dallinga che con un bel tiro potente sotto la traversa ha fatto esplodere il pubblico e le sperenze. Di cosa? Di aver trovato un centravanti capace di non far rimpiangere l’insostituibile Zirkzee.

Gianmarco Marchini