I predestinati. Esposito-Dominguez, duello a distanza tra due giovani che vogliono crescere
Da un lato il figlio e fratello d’arte con il gol nel sangue, dall’altro il piccolo funambolo sudamericano che...

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium
Da un lato il figlio e fratello d’arte con il gol nel sangue, dall’altro il piccolo funambolo sudamericano che ha fatto sfregare le mani persino a Maradona e al Kun Aguero. Empoli-Bologna non è solo la sfida per i rossoblù di Vincenzo Italiano sulla strada che può (ri)portare in Europa, ma anche un potenziale e stimolante faccia a faccia tra due dei Millennials rivelazione di questo campionato: Sebastiano Esposito contro Benjamin Dominguez, l’attaccante contro l’esterno offensivo, giocatori che occupano posizioni diverse sul fronte offensivo, ma capaci di interpretare con determinazione e sfrontatezza le sfide della Serie A, abili a ritagliarsi un ruolo da protagonisti.
Che il numero 99 dei toscani avesse i crismi del talento era chiaro già ai tempi dell’Inter che ne detiene il cartellino: il debutto in prima squadra a 16 anni con Luciano Spalletti, poi quello in Champions League con Antonio Conte che ne fa il più giovane esordiente nerazzurro nell’era moderna della Coppa dei Campioni. Poi tanto girovagare, dalla Spal con il fratello Salvatore alle esperienze all’estero con Basilea e Anderlecht fino ai prestiti in B con Bari e Sampdoria. In estate l’approdo a Empoli. Con i toscani 17 presenze e 8 reti, andando a segno con l’Inter a San Siro nell’ultimo turno, come se il destino volesse ammonire i nerazzurri a non farsi scappare il classe 2002.
Sarà l’osservato speciale di Beukema e Lucumi, chiamati ad arginare un terminale offensivo capace di calciare con entrambi i piedi, abile di testa e veloce in progressione.
Diversa la parabola di Dominguez, arrivato sotto le Due Torri quasi come ultimo colpo, con un investimento tipico a quello che portò Castro in rossoblù a gennaio 2024: il piccolo argentino aveva lasciato tra le lacrime il Gimnasia La Plata per iniziare l’ambientamento nella curiosità generale. Il debutto con il Genoa in chiaro scuro poi ancora panchina, in un reparto di esterni super affollato, fino al primo gol in Coppa Italia.
Da lì in poi la sua stella si accende definitivamente, con i due gol con il Verona al Dall’Ara che mostrano oltre all’abilità anche il carisma di un ragazzo che sembra già navigato. Complice l’infortunio di Orsolini, sarà lui a cercare di accendere la scintilla sulla trequarti rossoblù. Esposito contro Dominguez, una sfida tra due astri nascenti figli del nuovo millennio, pronti a prendersi il palcoscenico dei grandi.
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