Il collo del danese. Odgaard, il ’cerchio’ e la dermatite
Bersaglio per facilitare il compito ai difensori avversari no, cerchi nel grano neppure (anche perché di ‘grano’ inteso come vil...

Bersaglio per facilitare il compito ai difensori avversari no, cerchi nel grano neppure (anche perché di ‘grano’ inteso come vil...
Bersaglio per facilitare il compito ai difensori avversari no, cerchi nel grano neppure (anche perché di ‘grano’ inteso come vil denaro il Bologna ne ha versato davvero poco per il suo cartellino: 4 milioni), tatuaggio men che meno considerato che il vichingo non abbonda di murales su pelle. Ma allora la domanda è: che cos’è quel vistoso cerchio rosso al collo con cui Jens Odgaard è sceso in campo sabato al Penzo? A tacitare una curiosità che sui social si è fatta fin da subito virale ha provveduto sabato notte il diretto interessato, con un post pubblicato su Instagram: "E’ soltanto una medicina che sto usando per il mio collo, nulla di serio". Di fatto si tratta di una tintura che gli è stata applicata per circondare, e dunque debellare, una forma di dermatite.
Un banale problema di pelle che non ha impedito all’attaccante danese di battagliare in tutte le zone del campo nei 96 minuti della sfida col Venezia e che ovviamente non ne mette in dubbio la disponibilità per il primo atto della semifinale di Coppa Italia al Castellani. Ergo: il cerchio rosso al collo comparirà anche domani notte a Empoli. Ma non darà punti di riferimento, per marcarlo, ai difensori di D’Aversa.
m. v.
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