Il commento. Da Anfield la spinta a insistere

Il Bologna si prepara alla sfida con il Parma dopo la sconfitta a Liverpool. Italiano punta su un'attacco cinico e una difesa solida, nonostante le assenze. Speranze fondate ma senza illusioni.

di GIUSEPPE -
5 ottobre 2024
Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

Bologna, Italy, September 2019 - Aerial view of Renato Dall'Ara Stadium

Tassi

Anfield e i Beatles, Gianni Morandi e la furia dei Reds. E dentro lo stadio del mito il popolo rossoblù in cerca di emozioni. La notte di Liverpool è poesia pura per chi ama il Bologna e ha navigato nella sua storia. Perfino la sconfitta ha assunto i colori dell’ottimismo davanti al coraggio e alla qualità di gioco espressa dalla banda di Italiano.

Ma sarebbe un errore trasformare la gloriosa sconfitta dell’Anfield in un presagio di grandi imprese per il Bologna. Mentre incombe la sfida con il Parma, Vincenzo-Montalbano è sempre alle prese con lo spinoso problema del gol. La squadra costruisce tanto, arriva più volte al tiro, ma fallisce il bersaglio. Con il Liverpool, ad esempio, doppio legno di Ndoye e tiro morbido di Urbanski dal centro dell’area. È come se al momento di mirare in porta il piede dell’esecutore perdesse il calibro giusto, tradito dall’emozione o dalla smania di segnare.

Con il Parma serve un Bologna più cinico, una squadra che sappia mettere a frutto il buon lavoro di costruzione. E occhio all’aggressione alta, sempre preziosa per sorprendere la difesa avversaria. Il Liverpool, fidando nelle proprie qualità, ha peccato di presupponenza aprendo qualche crepa, dove il Bologna si è prontamente infilato.

La squadra di Pecchia, con i suoi problemi di classifica, difficilmente concederà spazi e giocate d’azzardo. Quindi serve il miglior Bologna con Castro al centro dell’attacco e un incursore come Fabbian per moltiplicare le chiavi offensive. Per lo stesso motivo non mi stupirei di rivedere in campo Odgaard in staffetta con Orsolini nel ruolo di esterno.

E poi c’è da blindare una difesa esposta a peccati di distrazione, che dovrà rinunciare al suo uomo-chiave, Lucumi, squalificato.

In mezzo a tanti dubbi, Italiano si appella alla fiducia e al senso di squadra cementati proprio dalla notte di Liverpool . Della ‘gloriosa’ sconfitta prendiamo il meglio. Senza illusioni, ma con tante fondate speranze.

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