Il commento. Europa e amore,. Thiago farebbe fatica a lasciare

Il Bologna cerca di trattenere Thiago Motta puntando alla Champions League e al sogno di un ottavo scudetto. La squadra spera che il successo europeo possa garantire investimenti e motivare il tecnico a restare, resistendo alle offerte di altri club. La città è unita nell'entusiasmo, sperando che la vittoria possa finalmente arrivare dopo sessant'anni.

di GIUSEPPE -
29 marzo 2024

Tassi

Cosa serve per trattenere Thiago Motta a Bologna? La forza di un sogno, l’aspirazione a grandi traguardi, la magia di un ottavo scudetto. A nove partite dal filo di lana del campionato la squadra di Saputo e Thiago, di Sartori e Zirkzee corre per agguantare la Coppa dei campioni, che oggi si chiama Champions League, a sessant’anni esatti dalla sfortunata monetina che promosse l’Andelecht e fermò la corsa del Bologna scudettato.

Al traguardo europeo si aggancia il grande sogno di cui dicevo. Se Motta e il suo gruppo d’assalto conquisteranno l’accesso alla Champions, si troveranno fra le mani le chiavi che possono cambiare il destino. I proventi Uefa moltiplicherebbero i denari in cassa e Saputo avrebbe una ragione in più per investire sul nuovo contratto del tecnico in scadenza e sugli ingaggi per trattenere i migliori (Zirkzee, Ferguson, Calafiori).

Quanto a Motta, un futuro in Champions potrebbe essere un ottimo tappo per le orecchie per resistere alle sirene che lo circondano (Napoli, Juve, Milan più Barcellona e Paris Saint Germain). Per un uomo come Thiago, per un tecnico che ama vincere le sfide impossibili, potrebbe essere eccitante rinnovare la scommessa su una piazza che lo conosce a fondo, che ha imparato ad amarlo nel tempo come ha fatto con Ulivieri e Mihajlovic. L’onda positiva che percorre Bologna, riempie lo stadio, dilaga nelle piazze e infonde ottimismo perfino nella vita quotidiana va cavalcata.

Motta sarà pure algido e signorile nei suoi atteggiamenti ma la forza d’animo e le qualità umane espresse dal gruppo di giocatori che governa lo trascinano in campo, lo fanno esplodere di gioia. E l’entusiasmo di una città intera è il miglior propellente per le grandi imprese. Ecco perché vale la pena non solo di rincorrere la Champions ma di proiettare il sogno verso il prossimo campionato. Quel fantomatico ottavo scudetto, che oggi é favola e titolo di un format tv, può essere la chiave per trattenere Motta, per spingerlo verso un traguardo che nessuno osava nemmeno pronunciare. Vincere a Bologna, davanti a una città che aspetta da sessant’anni il nuovo messia del pallone, sarebbe il massimo.

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