Il commento. Vincenzo sfrutti l’isolotto del tesoro

Tassi isola del tesoro si chiama Sant’Elena. È lì che sorge il suggestivo stadio del Venezia, intitolato all’aviatore Pier Luigi...

di GIUSEPPE
27 marzo 2025
Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Bandiere e tifo nella curva rossoblù

Tassiisola del tesoro si chiama Sant’Elena. È lì che sorge il suggestivo stadio del Venezia, intitolato all’aviatore Pier Luigi Penzo. Da questo colorato isolotto della Laguna passano le sorti del Bologna di Italiano. Agguantato il quarto posto con una rincorsa magnifica e una prestazione spumeggiante contro la Lazio, la banda rossoblù sa che ora viene il difficile. Dopo Venezia il calendario allinea Napoli, Atalanta e Inter, tutti duelli di altissima classifica inframezzati dalla semifinale di Coppa Italia con l’Empoli.

Ecco perché Sant’Elena può diventare l’isola del tesoro. Una vittoria cementerebbe il quarto posto che vale la Champions, regalando a Freuler e compagnia la giusta carica in vista degli impegni cruciali della stagione.

Ma al Penzo non sarà certo una passeggiata di salute, visto che la squadra di Di Francesco, pur penultima in classifica, viene da quattro gare senza sconfitta e con un solo gol subito. Il nuovo assetto della difesa e un’impostazione di gioco meno improvvida e più speculativa hanno regalato ai lagunari tre pareggi senza reti contro Lazio, Atalanta e Napoli. Ecco perché ancora una volta Italiano dovrà sudarsi la vittoria in un sabato doppiamente pieno di insidie. La sfida arriva dopo la sosta di campionato con tanti nazionali vestiti di rossoblù rientrati in extremis. Si aggiunge la squalifica di Castro, rilevato da un Dallinga che stenta ancora a decollare. Per fortuna l’abbondanza dell’organico e la qualita dei ricambi consentirà a Italiano di schierare una formazione solida e attendibile.

Ma mai come a Venezia saranno decisivi atteggiamento tattico e concentrazione. La temperatura mentale dev’essere la stessa esibita contro la Lazio. Con sole nove partite da giocare non si può cedere un centimetro alle avversarie. E sul piano psicologico ed emotivo Italiano mi sembra l’allenatore perfetto: un martellatore incessante, un motivatote che non si scarica mai. Lui per primo sa che il tesoro è vicino, che dietro Sant’Elena si intravvede uno scenario da favola. Ma bando alle sirene e ai compiacimenti inutili. Solo il Bologna umile e feroce dei momenti migliori può rincorrere il suo doppio sogno di gloria. A cominciare da Venezia.

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