Il portiere polacco aveva avuto un’offerta da tre milioni in estate ma è rimasto sotto le Due Torri dove sta crescendo anche suo figlio. Niente gerarchie, Motta con le porte scorrevoli. Skorupski, dall’Arabia al dualismo con Ravaglia
Lukasz è sul quarto gradino in serie A con 7 partite senza subire gol, Federico super protagonista in Coppa Italia.
C’era una volta un portiere titolare: ora non c’è più. L’alternanza tra Skorupski e Raviglia rappresenta attualità della cronaca a Bologna. Nell’ambiente calcistico, il dualismo nei ruoli di movimento è la normalità. Non tra i pali. Ma per Thiago Motta la regola vale per tutti, anche per i numeri uno: rispetti le indicazioni e rendi, allora giochi, in caso contrario puoi accomodarti in panchina, specie se alle spalle hai chi sta crescendo. Ecco così che quella che pareva una certezza non lo è più. La posizione di Lukasz Skorupski vacilla e non è un dettaglio. Perché il polacco in estate aveva avuto l’occasione di accasarsi in Arabia con contratto da 3 milioni netti a stagione, occasione sfumata per volontà del club e non è detto che il portiere non si guardi attorno a maggior ragione ora che la sua titolarità è in discussione, nonostante il polacco sia ormai di casa a Bologna dal 2018 e che il figlio sia entrato a far parte del settore giovanile rossoblù e stia crescendo in città. La classifica dei clean sheet, ovvero delle gare chiuse senza reti al passivo, vede Skorupski sul quarto gradino del podio della seria A con 7 gare senza gol incassati, alle spalle solo dell’interista Sommer (12), dello juventino Szczesny (9) e del granata Milinkovic Savic (8). Di più: in 17 presenze Skorupski ha incassato 15 reti, meno di una partita, con parate importanti. Eppure, nonostante i numeri l’ex Roma e Empoli è rimasto a guardare in 2 delle ultime 4 gare in campionato: con Roma e Genoa, infatti è partito dal primo minuto un Ravaglia che sta scalando la gerarchia.
Ravaglia è stato protagonista assoluto anche in Coppa Italia contro l’Inter, con tanto di rigore neutralizzato a Martinez. Perché nel sistema di gioco di Thiago la costruzione dal basso è fondamentale e con essa la capacità del portiere di giocare con i piedi e prendersi anche qualche rischio. Cosa che Ravaglia evidentemente subisce meno del collega. Che ci fosse stima da parte di Motta e del suo entourage era emerso già nella seconda parte di stagione, quando il ragazzo di Castel Maggiore è rientrato alla base dal prestito alla Reggina: "Rimarrà qui anche la prossima stagione, a Motta piace", fu il verdetto sussurrato da Casteldebole dopo poche settimane. Che qualcosa non lo convincesse di Skorupski, invece è emerso prima di Lecce, quando il tecnico, stando alle indiscrezioni, aveva annunciato ai due portieri che avrebbero avuto 2 partite a testa per dimostrare il proprio valore: Lecce e Salernitana sono toccate al Skorupski, Roma e Inter a Ravaglia. Poi nuovamente Atalanta (Skorupski decisivo) e Udinese al polacco.
Sulla carta, dopo Genoa, anche la Fiorentina dovrebbe essere partita per Ravaglia, primo portiere titolare bolognese dopo Pagliuca, lui cresciuto a Casteldebole dai 14 anni in avanti.
Marcello Giordano
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