Italiano è felice a metà. "Una bella prestazione, peccato per i gol falliti. Ma la spirito è giusto»

Il tecnico: "Contro l’Udinese abbiamo fatto quello che vorrei vedere spesso. Abbiamo creato tante occasioni là davanti, concedendo poco agli avversari. Sono andato sotto la curva a ringraziare i nostri tifosi: sono stati grandissimi".

di MASSIMO VITALI -
19 agosto 2024
"Una bella prestazione, peccato per i gol falliti. Ma la spirito è giusto"

Il tecnico: "Contro l’Udinese abbiamo fatto quello che vorrei vedere spesso. Abbiamo creato tante occasioni là davanti, concedendo poco agli avversari. Sono andato sotto la curva a ringraziare i nostri tifosi: sono stati grandissimi".

Felice per la prestazione, meno per la mancata vittoria. Ma liberatosi di un peso: non era scontato ripartire col registro del bel gioco del predecessore Motta, invece Italiano c’è riuscito. Ed è riuscito anche a festeggiare a fine partita sotto la curva Bulgarelli insieme ai suoi giocatori, replicando col popolo rossoblù quell’abbraccio che si era consumato davanti alla panchina dopo il rigore trasformato da Orsolini. Tante cose, insomma: e quasi tutte positive.

"Oggi – dice Italiano – abbiamo fatto quello che mi piacerebbe vedere spesso. Abbiamo creato tante occasioni da gol e ne abbiamo concesse davvero poche. Solo in quei due minuti siamo usciti dalla nostra area con poca qualità e abbiamo concesso un rigore e un corner, da cui è nato il gol di Giannetti. Ma era solo la prima di trentotto partite e la strada è quella giusta".

Se il sor Vincenzo non ha un sorriso a trentadue denti è perché non è arrivato il premio, strameritato, dei tre punti. E tuttavia.

"La squadra ha reagito bene a qualche problemino estivo. E devo fare grandissimi complimenti ai nostri tifosi: ci hanno sempre sostenuto, alla fine i ragazzi sono andati sotto la curva e mi sono aggiunto anch’io, perché i nostri tifosi lo meritavano".

Gli piace essere entrato nel modo giusto, al netto dei tre punti rimasti in canna, nel mondo felice rossoblù.

"Veniamo da un’annata in cui qui sono state fatte cose straordinarie – aggiunge rendendo ancora una volta i giusti meriti al lavoro di chi lo ha preceduto – e io sono l’ultimo che vuole disperdere questo patrimonio".

E ancora: "Oggi la prestazione c’è stata, in campo ho visto esattamente quello che vorrei sempre vedere. Peccato non essere stati velenosi e concreti davanti alla porta, perché sono convinto che se fossimo andati sul 2-0 la linea di difesa dell’Udinese si sarebbe ulteriormente aperta e avremmo avuto l’opportunità di arrotondare il punteggio. Ma la base c’è e sono convinto che col tempo cresceremo".

Più nel dettaglio: "Devo fare i complimenti ai quattro dietro, che hanno concesso davvero pochissimo. Merito anche degli attaccanti e della loro aggressione alta, che ci ha fatto riconquistare in fretta il pallone. Volendo cercare il pelo nell’uovo dico che in certe circostanze vorrei vedere la mia squadra riempire di più l’area nelle transizioni offensive e mi aspetto che anche i centrocampisti vadano al tiro". Non è una vera e propria tirata d’orecchi a Fabbian e Moro, che ai lati del monumentale Freuler hanno costruito una prestazione all’insegna della corsa e dell’applicazione, anche se non sempre lucide.

"Lo ripeto – chiosa Italiano –. Era solo la prima partita ma ho già visto lo spirito e l’atteggiamento che ci dovrà sempre contraddistinguere".

Ha visto anche i grandi pregi e gli altrettanto grandi difetti di Ndoye: "Se imparerà a fare quel salto di qualità negli ultimi dieci metri Ndoye diventerà un top player. Ma al ragazzo ho parlato: gli ho detto con tutto il lavoro che fa e con la qualità con cui si presenta davanti alla porta non può chiudere un’altra volta il campionato con un solo gol all’attivo". Ineccepibile.

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