Italiano, tabù e talismani. La prima del nuovo anno gli è stata spesso indigesta. Ma contro Ranieri si esalta

Il tecnico del Bologna non ha mai vinto al debutto solare nelle ultime 5 stagioni. E domenica al Dall’Ara arriverà una Roma lanciatissima dal successo nel derby. Il bilancio personale con Sir Claudio è favorevolissimo: tre successi e un pari.

di MASSIMO VITALI
8 gennaio 2025
Vincenzo Italiano e Claudio Ranieri prima di Cagliari-Fiorentina dello scorso maggio

Vincenzo Italiano e Claudio Ranieri prima di Cagliari-Fiorentina dello scorso maggio

Tutti sul pezzo: dal primo dei suoi calciatori all’ultimo dei magazzinieri. Perché il percorso fin qui è stato più che virtuoso, ma, come ha dimostrato plasticamente l’ultima gara del 2024, basta alzare per un attimo la testa dal manubrio (e alzare un braccio galeotto: vedi Pobega) per ritrovarsi con un pugno di mosche. Vincenzo Italiano ieri a Casteldebole non ha avuto nemmeno bisogno di fare discorsi approfonditi alla truppa alla ripresa dei lavori.

Chi lavora con lui da luglio sa che per il tecnico siciliano i crediti passati non contano, conta solo il presente e l’attitudine con cui si affronta un avversario dopo l’altro. Il prossimo si chiama Roma, primo esame di un mese da brividi (non solo metereologici) in cui tra campionato, Champions League e Coppa Italia si giocherà sempre ogni tre giorni. La Roma di Ranieri allora. E già questa per Vincenzo Italiano è una buona notizia, o almeno un incoraggiante auspicio, perché i precedenti in carriera sono tutti dalla parte del tecnico del Bologna. Tre vittorie e un pari nei 4 incroci tra l’allenatore che ha ridato al Bologna una classifica con vista Europa e il Cincinnato giallorosso richiamato dagli ozi strameritati della pensione per ridare dignità alla Lupa.

Missione che fin qui a Sir Claudio sta riuscendo, come ha dimostrato la roboante vittoria nel derby con la Lazio, un 2-0 che sa di suggello alla rinascita dell’orgoglio romanista, nonché delle velleità d’Europa del club dei Friedkin, che solo al terzo allenatore in stagione si sono probabilmente resi conto che con l’organico di Trigoria non puntare alle coppe sarebbe delittuoso.

Per fortuna quando vede Ranieri Italiano sorride, avendolo battuto la scorsa stagione due volte con la Fiorentina quando il tecnico romano sedeva sulla panchina del Cagliari (3-0 al Franchi e 3-2 all’Unipol Domus) e una volta nel 2020-21 con lo Spezia, vittorioso con la Sampdoria di Ranieri nel derby d’andata (2-1) e uscito con un pari (2-2) al ritorno.

Il problema per Italiano è tornare a vincere la prima partita dell’anno solare: cosa che non gli è mai riuscita nelle ultime cinque stagioni. Per uno strano scherzo del destino l’ultima volta che il tecnico rossoblù ha inaugurato gennaio con i tre punti risale al 2019, quando Italiano guidava il Trapani in C (e a fine anno fu promosso in B vincendo i playoff) e l’anno solare cominciò col 2-1 casalingo alla Vibonese. A seguire quasi solo magoni. Passi il pari casalingo (1-1) nello Spezia-Cittadella di B del 19 gennaio 2020. L’anno dopo fu già una pesante mazzata lo 0-1 al Picco, in serie A, che il suo Spezia incassò dal Verona il 3 gennaio 2021.

La sindrome da postumi di panettone ha colpito l’attuale pilota rossoblù anche nei suoi tre anni alla Fiorentina: 0-4 il 10 gennaio 2022 sul campo del Torino, 1-1 col Monza al Franchi il 4 gennaio 2023 e 0-1 nella trasferta in casa Sassuolo di un anno fa, il 6 gennaio 2024, in quella che è stata una delle rare gioie da tre punti dei neroverdi, poi retrocessi in B. Potrà l’amuleto Ranieri spezzare il tabù vittorie di gennaio? Italiano se lo augura. Anche perché battere la Roma, che oggi in classifica insegue a 5 punti (e due partite in più) di distanza, vorrebbe dire azzoppare pesantemente la corsa di Ranieri verso l’Europa.

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