Jhon Lucumi: 100 presenze con il Bologna tra Serie A e Champions League

Jhon Lucumi raggiunge 100 presenze con il Bologna, protagonista in Serie A e Champions League. Futuro incerto.

di GIOVANNI POGGI
11 aprile 2025
Jhon Lucumi, 26 anni: 100 gare rossoblù

Jhon Lucumi, 26 anni: 100 gare rossoblù

Dal Milan al Napoli, passando per Sinisa, Thiago e Vincenzo, tra Serie A, Coppa Italia e Champions League. Jhon Lucumi ha toccato quota 100: cento volte il centrale colombiano ha indossato la maglia del Bologna. E chi l’avrebbe mai detto dopo quella sera di fine agosto di tre anni fa sotto le luci di San Siro, a vederlo scorrazzare tra Medel e Soumaoro, in un’insolita difesa a tre, mentre Giroud e Leao maramaldeggiavano nell’area rossoblù. E invece Jhon la bella e incalzante storia sotto le due torri se l’è costruita, sudata e meritata a suon di prestazioni, chiusure difensive e percussioni palla al piede, dalla difesa all’attacco, lasciando spazio ogni tanto anche a qualche "lucumata", termine che ormai da un biennio fa parte dell’articolata enciclopedia del tifoso rossoblù. La stessa che agevolò parzialmente nel match d’andata l’Atalanta, prossimo avversario domenica del Bologna a Bergamo, che al Dall’Ara di giallo vestita, lo scorso fine settembre, rimase per quasi un tempo intero in superiorità numerica proprio grazie a ‘Lucu’, che pasticciò un pallone a limite dell’area facendosi poi sverniciare da De Ketelaere, prima di atterrarlo e lasciare i suoi in dieci, a subire assedio e pareggio di Samardzic a tempo ormai scaduto.

Ma è anche la stessa Atalanta a cui l’ex Sartori lo soffiò, due anni e mezzo fa, vincendo la forte concorrenza della Dea e portandolo dai belgi del Genk, in extremis, a Casteldebole, certo di un affare fatto, così come si è rivelato tale. Perché se il Bologna oggi è qui è anche per merito di Lucumi, rima dolce dolce come il suo gol in Champions League al Lille, il primo di sempre tra le stelle dei rossoblù, a far sobbalzare uno stadio e una città intera, spezzando il digiuno europeo e schiacciando quello che ormai era diventato un fastidioso tabù da queste parti.

Resta il suo unico oggi con questi colori addosso, in una stagione dove i gettoni collezionati sono già 35 (è il terzo più utilizzato da Italiano, dietro a Beukema e Freuler) e ancora manca tutto il rush finale. E quando non c’è, la sua mancanza si sente. Presenza fissa e punto di riferimento là dietro ormai anche in Nazionale, sempre più sua, mentre il suo futuro qui pare incerto, nonostante un contratto che lo lega al club fino al 2026, dopo le recenti dichiarazioni del suo agente, Simone Rondanini, che aprono a più scenari: ulteriore rinnovo o addio? Ma intanto, la 101°presenza è lì che lo aspetta.

Giovanni Poggi

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