Joshua e Alexis Una coppia da Champions

A Roma hanno duettato e si sono divisi la scena: ora Zirkzee e Saelamaekers vogliono portare il Bologna a centrare il grande traguardo

di MARCELLO GIORDANO -
24 aprile 2024
Joshua e Alexis Una coppia da Champions

Joshua e Alexis Una coppia da Champions

La foto di squadra dei rossoblù con la maglia di capitan Ferguson prima del fischio di inizio di Roma-Bologna è l’istantanea che più di tutte afferma e racconta di un Bologna che è squadra e gruppo granitico: fuori dal campo prima ancora che dentro. E Thiago potrebbe facilmente dire che in fondo il segreto della stagione è tutto lì. Ma non solo lì. E’ pure nella capacità del tecnico di creare un sistema che esalti le capacità tecniche dei singoli che fanno la differenza. E la differenza la fa soprattutto il carattere di giocatori veri: che nei grandi appuntamenti sanno esaltarsi, senza subire il peso emotivo dell’appuntamento e anzi dimostrando l’ambizione di volere sempre qualcosa di più. E allora tra le istantanee del Bologna all’Olimpico c’è soprattutto quella di Zirkzee e Saelemaekers, in ginocchio, con il dito puntato l’uno verso l’altro: ecco le facce da Champions, che si uniscono a quella di El Azzouzi, l’uomo scelto al posto di Ferguson e capace di ripagare con gol e assist.

Gol e assist anche per Zirkzee, colui che si è scoperto leader tecnico del Bologna orfano di Arnautovic, capace di raccogliere la scomoda eredità e far lievitare le quotazioni rossoblù. Non ha fallito un grande appuntamento, l’olandese, l’uomo capace di prendere per mano i rossoblù laddove, specie a inizio stagione era più complesso: fuori casa. Ha dovuto attendere dicembre, il Bologna, per celebrare la prima vittoria esterna: manco a dirlo con una doppietta di Zirkzee. Da allora, quello che era il ‘punto debole’ è diventato valore aggiunto, se è vero che i rossoblù sono reduci da 4 successi e 2 pareggi nelle ultime sei trasferte. A Roma Zirkzee ha ritrovato il gol che mancava dal 3 marzo, dopo più di un mese e mezzo. Manco a dirlo, lontano dal Dall’Ara, dove ha segnato 9 dei suoi 11 gol in campionato (12 con quello in Coppa Italia). Due gol a Salerno, due a Roma (uno a alla Lazio e uno alla Roma), altrettanti a San Siro (uno all’Inter e uno al Milan), uno a Firenze, uno a Reggio Emilia e uno a Bergamo all’Atalanta. Non ha fallito un grande appuntamento e a Roma, nello spareggio per il quarto posto, oltre al gol ci ha messo l’assist di prima per il contropiede di Saelemaekers, l’esterno che ha giocato una semifinale di Champions con il Milan e che ha prodotto lo strappo da Champions: avviando l’azione del primo e secondo gol, trovando una traversa da calcio piazzato e firmando il 3-1 che ha chiuso i giochi. Di più: 3 gol e 2 assist negli ultimi 2 mesi per Saelemaekers, e 2 reti e un assist nelle ultime 3 gare giocate, a dimostrazione che più si avvicina l’obiettivo e più pesano le partite, più lui si esalta.

Resta un solo tabù da infrangere. Aiutare Zirkzee a ritrovare il gol casalingo che gli manca dal 27 novembre col Torino. Ci riproverà domenica con l’Udinese: coscia permettendo. Perché Zirkzee è uscito con la Roma a 20’ dalla fine col ghiaccio sulla coscia, la stessa alla quale ha subito l’infortunio con l’Inter. Ieri l’attaccante era all’Isokinetic per controlli e massaggi nel giorno libero, chiaro segnale della voglia di esserci ma pure della necessità di gestirne le risorse in questa volata finale alla quale non vuole mancare e risultare valore aggiunto di un Bologna da Champions.

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