La storia di un tifoso speciale. Tommaso, un rossoblù a Berlino: "Che bello viaggiare in Europa con la mia auto targata Bfc 1909»

Matti, 42 anni, cresciuto tra Corticella e Monteveglio è il presidente del neonato club della capitale tedesca "Andavo al Dall’Ara ai tempi di Maifredi e Villa. Mi sono esaltato con Andersson. E sabato sarò al Maradona".

di MASSIMO VITALI -
9 maggio 2024
Tommaso, un rossoblù a Berlino: "Che bello viaggiare in Europa con la mia auto targata Bfc 1909"

Tommaso, un rossoblù a Berlino: "Che bello viaggiare in Europa con la mia auto targata Bfc 1909"

"Non vedo l’ora di seguire il Bologna in Europa. La Champions sarebbe il massimo, ma il massimo è già portare in giro la mia auto targata Bfc!".

Per cogliere il senso di questa storia la targa va letta per esteso: BFC1909. Sì, proprio così, la fede stampata su una targa. Quella che tutti i tifosi rossoblù vorrebbero per la propria auto, ma che per legge in Italia non si può scegliere. Tommaso Matti, bolognese, presidente del neonato club ‘Berlino Rossoblù’, ha impiegato mesi a cercare, alla motorizzazione civile tedesca, la combinazione perfetta di numeri e lettere che potesse mettere nero su bianco, in forma di targa, la sua passione per i colori rossoblù. E alla fine l’ha trovata. Tommaso ha 42 anni, è cresciuto tra Corticella e Monteveglio con una solida passione per il Bologna e per le sue icone.

"Allo stadio mi portava mio padre, i miei primi ricordi sono legati al Bologna di Maifredi e del Mitico Villa – racconta al telefono da Berlino –. Poi è arrivato Andersson e con Kennet è stato amore vero".

Nel 2014 ha fatto il grande salto, che si è tradotto nella voglia di misurarsi con un’esperienza all’estero. Dopo un girovagare di un anno ha scelto Berlino, dove ha preso casa con Elena (nel frattempo è nata la piccola Suomi) e dove ha trovato l’agognata targa.

"La prima lettera è la B che hanno tutti i residenti a Berlino – spiega –. Ci ho messo un po’ di più a inseguire gli altri pezzi della mia passione".

Nemmeno tanto: nove anni fa viaggiava già su una Punto targata BFC1909, poi è passato a un’Audi. L’Audi dei desideri, ogni volta che Tommaso rimette piede sotto le Due Torri.

"Quando per strada se ne accorgono in tanti chiedono di poter scattare una foto: mio malgrado la mia Audi è diventata un oggetto di venerazione", scherza, ma non troppo. Ma l’oggetto di venerazione vero resta il Bologna, in cima ai suoi pensieri da quando Tommaso aveva l’abbonamento in curva Bulgarelli. Per questo quando la compagna Elena ("lei è di Cagliari ed è legata a quei colori, ma l’ho fatta diventare anche tifosa del Bologna") sul gruppo Facebook ‘Italiani a Berlino’ ad agosto ha letto il post di Giacomo che chiedeva chi fosse interessato a vedere Bologna-Milan immediato è partito il tam tam.

Tommaso ha scritto a Giacomo, pure lui bolognese trapiantato a Berlino, e da lì si è arrivati a Daniele e Elvis (un veneto tifosissimo del Bologna), gli altri due componenti del mini sodalizio che da qualche settimana è regolarmente affiliato al Centro Bologna Clubs. Pure Elena ha la tessera, così come la piccola Suomi e il piccolo Matias, il figlio di Daniele. "Siamo pochi e agguerriti, ma contiamo di crescere", promette Tommaso, che sabato sarà a Napoli nel settore ospiti del Maradona con Daniele, Elvis e Giacomo.

Ovviamente viaggeranno in aereo, lasciando l’Audi dei desideri in garage. "La speranza è di poterla usare nei viaggi rossoblù in Champions – sospira Tommaso –. Monaco, Leverkusen e Stoccarda sono lontane, Lipsia no. E sarebbe il massimo poterci andare con quella targa...".

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