L’avvio difficile: ora è uno degli uomini del momento. Un Pobega nel motore. Si è preso la mediana
Dopo l’espulsione con la Lazio, l’ex milanista è decollato. Il gol in Coppa, quello alla Juve. e con i viola un’altra prova al top.
Domenica 24 novembre, stadio Olimpico, minuto trentacinque di Lazio-Bologna. Antonio Rapuano mostra il cartellino rosso a Tommaso Pobega che sconcertato e mortificato esce dal campo dopo il secondo giallo nel giro di appena dodici minuti, con quest’ultimo rimediato per un’entrata in ritardo nell’area biaconceleste su Guendouzi. I rossoblù di Italiano perderanno alla fine 3-0, seconda sconfitta stagionale a oggi. Lo stesso tecnico di Karlsruhe nel post partita non userà parole al miele per il suo centrocampista, reo, con il suo intervento di aver condizionato un match che fino a quel momento era ancora in parità. Una botta psicologica che avrebbe potuto condizionare il rendimento di chiunque, affondandone le ambizioni e la voglia di essere protagonista.
Quella strigliata e il duro colpo a livello mentale però, a meno di un mese da quel Lazio-Bologna, sembrano aver sortito tutt’altro effetto sul centrocampista rossoblù: da quel momento Pobega sembra aver cambiato marcia, prendendo sempre più fiducia e diventando una pedina fondamentale per lo scacchiere di Italiano. Scontata la squalifica, è arrivata la prova da titolare in Coppa Italia con il Monza, condita da un gol di potenza che è stato al contempo una liberazione, impreziosito anche da 90’ di qualità. Poi altre due prove nell’undici di partenza, prima con la Juventus, quando è arrivata un’altra rete, con cavetto a Di Gregorio mostrando anche un piede particolarmente educato e poi con la Fiorentina, con l’ex Milan pronto in questo caso a lavorare per la squadra tanto in fase di non possesso tanto in quella di rifinitura, con una conclusione al volo nel secondo tempo che poteva anche regalare un’altra gioia al venticinquenne nato a Trieste.
Archiviati gli acciacchi della scorsa stagione e l’infortunio al ginocchio rimediato a ottobre, Pobega ha preso in mano le redini del suo destino e sembra essere diventato un elemento imprescindibile per la mediana del Bologna, affiancando all’instancabile lavoro di Freuler in interdizione anche la qualità che in mancanza di Ferguson era stato a tratti il limite dei rossoblù. Pur con soli 407’ giocati in questa Serie A e 6 presenze, il centrocampista scuola Milan sta avendo un impatto sempre più importante proprio dopo l’episodio di Roma: la strigliata di Italiano, che l’aveva già allenato a La Spezia, è stata forse propedeutica proprio a questo salto di qualità.
Gianluca Sepe
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