Lo svedese, out da due mesi, dovrebbe rientrare dopo il Cagliari. L’alternativa porta al brasiliano, anche se i costi sono alti. Motta aspetta Karlsson: Talles Magno il piano B
BOLOGNA Rilancia per Castro, il Bologna. E’ lui l’attaccante scelto in chiave futura. Per Thiago, però, non rappresenta il vice...
Rilancia per Castro, il Bologna. E’ lui l’attaccante scelto in chiave futura. Per Thiago, però, non rappresenta il vice Zirkzee. Non per il presente: per un Bologna che punti a restare in corsa per l’Europa fino a fine stagione e che non debba snaturarsi qualora Zirkzee dovesse saltare qualche gara da qui alla fine, il tecnico ha in mente altro, ovvero un giocatore duttile, capace di ricoprire il ruolo di falso nove all’occorrenza e quello di ala sinistra di piede mancino. Perché se a destra le alternative si chiamano Ndoye, di piede naturale, e Orsolini, mancino che ama rientrare, sulla sinistra non ci sono giocatori di piede naturale. E c’è dell’altro. Jesper Karlsson, prelevato dall’Az per 12 milioni di euro non ha convinto. Non solo. Si è infortunato a metà novembre, riportando una lesione al legamento collaterale del ginocchio e a fronte di una diagnosi da 6 settimane di stop indicate dal club, è ancora alle prese con il lavoro differenziato. Insomma, doveva star fuori un mese e mezzo, invece ne sono passati 2 e ancora non è in gruppo. Dovrebbe rientrare durante la sosta, ma ci sarà pure una condizione da ritrovare e un percorso di integrazione nel calcio italiano e nel sistema di Motta da ricominciare.
Ecco perchè Thiago vorrebbe un elemento che possa giocare a sinistra con piede naturale. Anzi: vorrebbe Talles Magno, già indicato in estate. Il Bologna ci lavora, ha un accordo con il calciatore, ma non con il New York, con il quale c’è una distanza ancora ampia da colmare tra domanda (15 milioni) e offerta (prestito con diritto di riscatto). La dirigenza rossoblù ha bisogno di tutelare l’investimento fatto per Karlsson. Anche perché Zirkzee, lo scorso campionato riserva e oggi leader dei rossoblù e che però ha tre anni in meno dello svedese, racconta che gli investimenti possono ripagare anche a scoppio ritardato. Il Bologna vuole aspettarlo. Ergo, dopo Cagliari si valuteranno meglio i tempi di rientro e le condizioni di Karlsson. Anche in base a questo la dirigenza decidere se e quanto spingere per arrivare a Magno. Perché la volontà di accontentare Thiago c’è, ma non a tutti i costi. O meglio non a prezzi fuori mercato o fuori dalla portata, nonostante anche dal mercato di gennaio passino parte delle ultime chance di convincere Motta a rinnovare il contratto in scadenza a giugno, del quale si parlerà solo al termine della sessione di mercato. Marcello Giordano
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