Aebischer fuori almeno dieci gare: il Bologna ha bisogno del jolly Pobega
Lo svizzero starà fermo un mese a mezzo: preziosissimo il ritorno a pieni giri dell’ex Milan per il nuovo schema di Italiano
Bologna, 31 ottobre 2024 – Da esperimento a nuova veste tattica: è intorno al 4-2-3-1 che Italiano e il Bologna si sono riscoperti vincenti. E ora c’è un’emergenza da battere per consentire di cucire il nuovo modulo in pianta stabile ai rossoblù.
Per questo il tecnico benedice il rientro di Tommaso Pobega, ributtato nella mischia nel finale di Cagliari: da trequartista prima e da mediano poi, dopo l’ingresso di Fabbian. Servono alternative in mediana: la cattiva notizia è Aebischer si fermerà per un mese e mezzo. Arrivederci a metà dicembre circa, insomma, e niente Lecce, Monaco, Roma, Lazio, Lille, Venezia, Monza (Coppa Italia), Juventus e Fiorentina e Torino. Fanno dieci partite: sono tante, una ogni tre giorni, dal momento che in mezzo c’è la sosta che scatterà il 10 novembre dopo la sfida alla Roma. Si aggiunga che El Azzouzi ne avrà per un paio di mesi ed ecco come la batteria dei mediani centrali oggi a disposizione sia contenuta a Moro e Freuler.
Servono alternative: Pobega, uomo di fiducia di Italiano, che lo ha svezzato a La Spezia, è quella più probabile per dare respiro al croato, sempre più centrale nelle gerarchie del nuovo modulo, e a Freuler. Pobega, nello Spezia di Italiano, fu utilizzato da mezzala e da trequartista, per caratteristiche fisiche e tecniche è quello che più si può adattare in un centrocampo a due. In più è dotato di tiro dalla lunga distanza, come Odgaard, carta che può diventare preziosa. Fabbian e Urbanski, infatti, sono mezzali da centrocampo a 3, che nel nuovo modulo potrebbero essere schierati dietro la punta, seppur con caratteristiche differenti dalla seconda punta Odgaard.
E Ferguson? Convocato per Cagliari, non è stato a disposizione a causa di un virus gastro intestinale. Il Bologna riprenderà gli allenamenti questa mattina e Italiano spera di recuperarlo nelle prossime ore. Anche perché il tecnico intende capire come lo scozzese possa sposarsi nel nuovo modulo.
Con Motta è stato tuttocampista: mezzala, esterno, trequartista, nel 4-3-3 o nel 4-2-3-1, interno con licenza di offendere nel 4-1-4-1. Ma prima di sbarcare in rossoblù, all’Aberdeen, Lewis ha giocato buona parte dei match da interno di centrocampo in una mediana a due. La nuova posizione potrebbe limitarlo dal punto di vista delle proiezioni offensive, ma potrebbe offrire una nuova opzione in attesa di Aebischer ed El Azzouzi, per consentire a Italiano di insistere sul 4-2-3-1.
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