Orsolini, cinquanta sfumature di azzurro. A Napoli per riprendersi il Bologna e l’Italia

Dopo 3 gare di file partito in panchina, Riccardo cerca una maglia da titolare sabato. E magari un gol per la Champions e Spalletti

di MARCELLO GIORDANO -
8 maggio 2024
Orsolini, cinquanta sfumature di azzurro. A Napoli per riprendersi il Bologna e l’Italia

Orsolini, cinquanta sfumature di azzurro. A Napoli per riprendersi il Bologna e l’Italia

Riccardo Orsolini o Dan Ndoye. E’ un dubbio di formazione che Thiago Motta si porta dietro da tre settimane a questa parte e che dubbio in realtà non è stato, considerato che si è sempre risolto in favore dello svizzero nei match con Roma, Udinese e Torino. Tre panchine in fila, invece, per Orsolini e 66 minuti di impiego nelle ultime due gare da subentrante, con ultima rete datata 1 aprile, contro la Salernitana. Ma il numero 7 resta comunque il secondo miglior marcatore dei rossoblù con 10 reti in 30 presenze in serie A.

E allora, in un Bologna che nelle ultime uscite ha tirato il freno a mano sotto porta, il dubbio che possa tornare dal primo minuto resta. Perché il Bologna ha segnato appena 4 reti nelle ultime 5 gare, chiudendone tre senza trovare la porta contro Frosinone, Monza e Torino.

Il dubbio resta anche perché Orso potrebbe fornire motivazioni extra, qualora la storia e la Champions a portata di mano non bastassero: l’esterno d’attacco rossoblù è chiamato all’ultimo sprint per provare a convincere il ct azzurro Luciano Spalletti a portarlo all’Europeo in estate, sapendo di partire di rincorsa e di dover fare qualcosa di speciale per convincerlo, pur alla luce dell’assenza di Berardi e delle precarie condizioni di Zaccagni.

Secondo anno in fila in doppia cifra in serie A per Orsolini, dopo le 11 marcature della scorsa stagione. Ma il ballottaggio resiste e più che filosofico è sostanziale. Perché Ndoye ha motore e resistenza e garantisce equilibrio e copertura a tutta fascia. E contro un avversario come il Napoli, proprio le fasce saranno un tema tattico, così come lo fu con la Roma, dove Ndoye aiutò Posch a limitare El Shaarawy sfiancando Angelino: risultato 3-1 per il Bologna, nell’ultima grande impresa da trasferta di un Bologna che con le big, fin qui, non ha praticamente mai sbagliato e tradito.

Ha detto pure altro, Motta: "Per me Orsolini è uno bravo a esaltarsi negli spazi". E non è da escludere che il Napoli, a caccia di una vittoria che tenga viva le speranze europee, quegli spazi possa concederli. E allora, aggiungendo le difficoltà sotto porta dei rossoblù, ecco perché il ballottaggio potrebbe riaprirsi e non è da escludere che Orsolini possa ritrovare la maglia da titolare. In fondo dipenderà dalla partita che Motta vorrà impostare inizialmente. Con Ndoye, nelle ultime giornate, il Bologna ha viaggiato a piccoli passi: piccoli ma fondamentali, come fondamentale è la tenuta difensiva dei rossoblù, che hanno la seconda miglior difesa della serie A con 16 clean sheet e 27 reti al passivo. Specie senza Ferguson, tuttocampista instancabile: non è un caso se Ndoye sia tornato titolare con l’infortunio di Ferguson, capace di garantire più copertura a un Orsolini più abile e talentuoso negli ultimi 20 metri. Per vincere e cercare il colpaccio Champions, potrebbe esserci bisogno del suo graffio, oltre che di uno Zirkzee che proprio al Maradona segnò la sua prima rete in rossoblù e quest’anno è diventato bomber da trasferta.

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