Questo è un Bologna senza limiti. Batte l’Atalanta in rimonta e vola. Zirkzee-Ferguson, colpo Champions

Apre Lookman, i rossoblù soffrono tantissimo nel primo tempo, ma hanno la forza di restare in partita. Poi i cambi clou di Motta: Saelemaekers dà la svolta per la sesta vittoria di fila. Quarto posto a +5 su Gasp.

di GIANMARCO MARCHINI -
4 marzo 2024
Batte l’Atalanta in rimonta e vola. Zirkzee-Ferguson, colpo Champions

Batte l’Atalanta in rimonta e vola. Zirkzee-Ferguson, colpo Champions

dall’inviato

Questo Bologna riscrive la storia e anticipa il futuro. L’anno scorso i punti finali furono cinquantaquattro e si parlò di capolavoro Thiago. Ora che definizione dovremmo usare? Davvero non ci sono più parole. Vittoria gigantesca, quella di Bergamo: in rimonta, ancora una volta come con Sassuolo e Lazio, e dopo una gara in cui per più di cinquanta minuti i rossoblù hanno subito la pressione di un’Atalanta spiritata e inferocita. I nerazzurri volevano ribaltare la ‘differenza canestri’ dopo l’1-0 di Natale al Dall’Ara, soprattutto nell’economia di un duello che si giocherà punto a punto da qui alla fine. E sembrava la volta buona. Almeno per un tempo.

Ma come tutte le altre volte la squadra di Thiago non muore mai: resta aggrappata a qualsiasi partita, col dono di saper sopravvivere a qualsiasi condizione, contro qualsiasi avversario, per poi affondare il colpo. Un colpo da Champions, quello del Gewiss Stadium. Un successo, il sesto di fila, che rafforza le certezze già granitiche di questo gruppo e che soprattutto rafforza il quarto posto.

Eppure, a un certo punto, sotto 1-0 e virtualmente superati dall’Atalanta, con il fiato della Roma sul collo, i rossoblù potevano rischiare di crollare. Ma non è successo, perché questa squadra ha una tale identità e una tale consapevolezza di sé da non conoscere paura, nemmeno dell’altezza. Anche se la classifica fa davvero venire le vertigini, specie se si guarda in basso, con il Napoli settimo a -8 punti e la Fiorentina addirittura a 9. Insomma, per perdere un posto in Europa, bisognerebbe buttarsi giù dal treno. Piuttosto, ci sono le condizioni per puntare più in su: in fondo il Milan terzo è a cinque lunghezze, le stesse che ora Thiago ha messo tra sé e il maestro Gasperini, battuto per la terza volta di fila (due in trasferta). All’andata l’aveva firmata Ferguson e lo scozzese ci mette di nuovo la firma, con il il sesto gol in campionato che vale il sorpasso, dopo che Zirkzee aveva ripreso l’Atalanta con un rigore conquistato da uno scatenatissimo Saelemaekers.

In quattro minuti, il Bologna ribalta i nerazzurri. Ma la svolta arriva all’intervallo quando Thiago ribalta la fascia destra, togliendo i fumosi Orsolini e Posch, per inserire il belga e Lucumi, con Beukema adattato terzino. Risultato: Lookman da quella parte non sfonda più, mentre riescono a sfondare i rossoblù. Urbanski rileva uno spento Fabbian e l’inerzia cambia. Saelemaekers con un guizzo costringe Koopmeiners al fallo da rigore: Zirkzee è glaciale dal dischetto, per il decimo gol in campionato (11 stagionali). Nemmeno il tempo di ripartire che il Bologna piazza il sorpasso: altro assolo di Saele, e il pallone in qualche modo finisce nei piedi di Ferguson che di destro al volo piazza il sorpasso.

Da lì, i rossoblù prendono le redini del match, l’Atalanta ci prova, sbattendo malamente il muso sul muro alzato da Lucumi e Calafiori, giganti in mezzo all’area. Gasp le tenta tutte: dentro Ederson, Holm, poi Miranchuk e Scamacca, ma la partita gli è ormai sfuggita di mano. E quando i rossoblù la afferrano, non c’è poi più modo di portargliela via. Sabato al Dall’Ara c’è Bologna-Inter: di meglio la Serie A non potrebbe offrire.

Continua a leggere tutte le notizie di sport su