Riccardo ricomincia da tre. "Ho sofferto, ora sto bene. Questa maglia mi esalta. Spalletti? Io sono qui...»

Orso grande protagonista: si sblocca in stagione con la prima tripletta in carriera "Ho vissuto un’estate difficile per i problemi fisici, ho lavorato duro per recuperare. La concorrenza è aumentata, ma io penso ad alzare il mio livello. Sogno l’azzurro".

di MARCELLO GIORDANO -
2 ottobre 2023
"Ho sofferto, ora sto bene. Questa maglia mi esalta. Spalletti? Io sono qui..."

"Ho sofferto, ora sto bene. Questa maglia mi esalta. Spalletti? Io sono qui..."

Se lo abbraccia a bordocampo, Joey Saputo. Se lo tiene stretto il Bologna, dopo averlo blindato con il rinnovo di contratto: Riccardo Orsolini è tornato. O meglio: "Sto tornando e penso di averlo dimostrato". Scusate il ritardo, ma i motivi sono risaputi: "Quest’estate per problemi fisici ho saltato la preparazione, ma ho sempre lavorato per ritrovare la forma e ora mi sento bene. Anche se non sono ancora al 200 per cento". Il bello, insomma, deve ancora venire.

Il bello è una domenica con tre meraviglie, una più bella dell’altra. Tre perle, che riportano il Bologna a ridosso dei piani alti della classifica: tripletta, per Orsolini, la prima in serie A per lui, che in una sola partita realizza da solo le reti che il Bologna aveva messo insieme nelle prime sei giornate. Orso graffia e spazza via l’Empoli e quello che è stato il problema dei rossoblù in questo inizio stagione: il gol. E così conferma che la banda di Motta è in evoluzione e in crescita. "E’ una domenica perfetta", è la sintesi dell’Orso. "Dovevamo tornare alla vittoria, l’abbiamo voluta e finalmente è arrivata. Sono strafelice, grazie ai miei tre gol siamo riusciti a vincere".

Non eccede negli entusiasmi neppure per la prima tripletta: "Prima o poi doveva capitare", se la ride il numero 7, al quale evidentemente i problemi fisici non hanno fatto perdere la fiducia in sé. E in fondo la notizia migliore che si nasconde dietro le reti è un’altra: se due anni fa Orsolini soffrì il dualismo con Skov Olsen fino quasi a smarrirsi, quest’anno pare non temere niente e nessuno; sono Ndoye e Karlsson ora a dover rispondere. Segno che l’attaccante sta maturando e punta al salto di qualità definitivo: "Quest’anno il Bologna ha fatto un gran mercato, anche a livello di esterni. La concorrenza si è alzata, ma io penso ad alzare il mio di livello e a farmi trovare pronto quando il mister mi fa giocare. Il Bologna è una seconda casa, quella società che ha creduto in me e continua a darmi fiducia. Mi fa sentire un giocatore importante e, grazie a questo affetto, riesco a rendere di più".

Si è alzata la concorrenza, ma anche la fiducia, con un rinnovo che lo ha reso il giocatore più pagato della rosa. E alla responsabilità Orsolini non vuole sottrarsi. Semmai ripagarla, strappando anche i complimenti di un Motta che abitualmente preferisce chiedere di più che non sperticarsi in lodi e che ne sottolinea la partita a tutto tondo. Orso è tornato. Anzi, sta crescendo. Si prende il pallone e gli abbracci di Saputo a bordocampo, dopo il triplice fischio, nella speranza di tenersi stretta quella nazionale che con Spalletti gli ha riaperto le porte porgendogli la mano e offrendogli fiducia dopo il rigore sbagliato con il Cagliari. Con questo messaggio forte e chiaro Orsolini prova a tenersi stretta la maglia azzurra in vista della sosta e della prossima tornata di convocazioni: "Voglio fare bene qui e, se venissi chiamato, sarebbe tutto di guadagnato". Nell’attesa, Orso si prende il pallone e si è ripreso il Bologna. Orso is back.

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