Rocchi chiude il caso Di Bello a Bologna: "Andrà in campo il prima possibile"

Gianluca Rocchi difende la categoria degli arbitri e sostiene che il miglior modo per recuperare un arbitro che ha sbagliato è mandarlo in campo il prima possibile. Chiede anche un maggiore inserimento di personale femminile e una maggiore collaborazione per contrastare il razzismo.

7 settembre 2023


Rocchi chiude il caso Di Bello a Bologna: "Andrà in campo il prima possibile"

Rocchi chiude il caso Di Bello a Bologna: "Andrà in campo il prima possibile"

Il designatore degli arbitri Gianluca Rocchi, nel corso del suo intervento a ‘Storie di Serie A’ su Radio Serie A con Rds, chiude il caso Di Bello e le polemiche su Juventus-Bologna per il mancato rigore sul fallo di Iling Junior ai danni di Ndoye: "Il miglior modo per recuperare un arbitro che ha sbagliato è mandarlo in campo il prima possibile. Ho già parlato con lui e credo abbia superato il problema. Le scorie rimangono, ma tutti abbiamo sbagliato e ci vuole anche il diritto di sbagliare. Difficile spiegare l’errore, ma chiarisco che non ho ricevuto alcuna pressione per tenerlo fuori".

Lo aveva già detto una settimana fa, Rocchi, che non avrebbe sospeso il fischietto per un errore tecnico e che lo avrebbe fermato una partita o due al massimo: lo ribadisce. Di Bello riprenderà dal prossimo turno il suo percorso. E la difesa della categoria prosegue: "Fa male quando si parla di malafede degli arbitri. L’immagine dell’arbitro non è mai posta in modo positivo: giusto che facciamo notizia quando facciamo male, ma è giusto che accada anche quando facciamo bene".

E allora l’idea è quella di istituire la possibilità che l’arbitro vinca il premio Mvp della partita: "Sarebbe bello e un riconoscimento alla nostra professionalità". Nell’attesa urge lavorare sulla comunicazione: "Per spiegare una decisione, però, serve prima abbassare la tensione e non farlo a caldo, ma sulla comunicazione dobbiamo lavorare". E pure errori e chiarezza nel rapporto arbitro-Var sono una priorità: "Le linee guida sono chiare da inizio stagione, ma dal confronto con gli allenatori ho preso tanti spunti in tal senso. Mi è stata chiesta severità e giustizia: il buonismo non paga. Ai miei arbitri in ogni caso ho sempre chiesto di decidere in campo, il Var è uno strumento straordinario ma che deve essere di supporto, non al centro della decisione".

Tra le cose attese all’interno del mondo arbitrale, c’è anche un maggior inserimento di personale femminile, perché Maria Sole Ferreri Caputi è tra le migliori: "Se arrivano tutte come Ferrieri Caputi ne potremmo avere dieci in serie A: Sole è preparatissima. Ha arbitrato Fiorentina-Lecce su un campo caldo e per le persone vederla era normale". E’ la bravura che conta. Da superare oltre alla cultura maschile del calcio, c’è anche il problema del razzismo: "Le persone che vanno allo stadio devono sapere che non c’è spazio per il razzismo. Siamo prontissimi a sospendere le partite, ma ho chiesto a calciatori e allenatori di darci una mano perché gli arbitri, concentrati sulla partita, potrebbero non sentire certe cose".

m.g.

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