Da Roma a Napoli, la Champions è realtà
I rossoblù sono ad un passo dalla storica qualificazione in Champions League ma altri due pareggi, con l’Udinese e il Torino frenano le ambizioni del Bologna. In particolare i friulani, che mettono ancora in difficoltà la banda di Thiago Motta, con Saelemaekers ancora eroe di giornata nel trovare il pareggio che vale un punto quanto mai decisivo. Arriviamo così all’11 maggio: Orsolini e compagni hanno il match point per la corsa europea ma devono vincere a Napoli. Al Maradona il Bologna fa un uno-due micidiale nei primi minuti, con il primo gol in Serie A di Ndoye e Posch che portano il risultato sul 2-0. C’è gloria anche per Ravaglia che para il rigore a Politano rendendosi ancora protagonista nella stagione dell’alternanza con Skorupski. Altri tre punti e la grande attesa: è domenica 12 maggio e tutta la città guarda a Bergamo dove va in scena in serale Atalanta-Roma, in caso di successo della Dea sarà Champions League matematica.
Il successo dei bergamaschi arriva e nelle strade del centro si riversa la marea rossoblù che intanto si era data appuntamento in Piazza Maggiore se tutto fosse andato per il meglio. Sciarpe, maglie e bandiere invadono il crescentone, con i cori e i fumogeni che trasformano lo spazio antistante San Petronio nella Bulgarelli per una notte. Si va così verso gli ultimi due impegni stagionali. Si parte al Dall’Ara dove la società ha anticipato la festa per lo storico traguardo: in campo il Bologna incanta per un tempo, con un 3-0 sui bianconeri che sarebbe più della ciliegina sulla torta di una stagione fantastica. Finirà 3-3 ma poco importa: allo stadio partono i fuochi d’artificio e l’inno della Champions, è festa rossoblù. Una festa e un’(eu)foria che cancellano anche l’ultima di campionato, con la sconfitta di Genoa. L’Europa che conta è ormai realtà.