Sei le reti realizzate lo scorso anno: prestazioni in calo per l’austriaco, l’ultima ’macchia’ in Coppa. Le incertezze e quel rigore fatale . Si è smarrito il Posch goleador
BOLOGNA Un anno fa, al giro di boa del campionato, Stefan Posch aveva già fatto intravedere quelle doti di bomber...
Un anno fa, al giro di boa del campionato, Stefan Posch aveva già fatto intravedere quelle doti di bomber da area di rigore (6 gol a fine stagione) che nessuno poteva immaginare. Dopo 19 giornate il nazionale austriaco aveva già messo a referto 2 gol (con Torino e Udinese) e un assist (col Monza). Come se non bastasse, il girone di ritorno lo avrebbe inaugurato con le reti segnate ai danni di Spezia e Fiorentina, rispettivamente alla ventesima e ventunesima giornata. Come sembrano lontani quei giorni felici oggi che Posch, quasi a suggellare simbolicamente una prima parte di stagione di stenti, si è macchiato del fatale errore dal dischetto che martedì al Franchi è costato l’eliminazione dalla Coppa Italia. Stefan ha le spalle larghe e nessuno dei suoi compagni ha appesantito il carico della sua delusione. Perché Posch è un professionista esemplare che non si tira mai indietro, né in partita né in allenamento, e che soprattutto non schiva le responsabilità, come ha fatto martedì con la Fiorentina.
Semmai si può eccepire sulla scelta di Thiago di inserirlo nella lista dei rigoristi: ma col senno di poi diventa sempre tutto più facile. Nemmeno sui social si è scatenata la caccia al ‘colpevole’ per il tiro dagli undici metri scagliato oltre la traversa: raro e apprezzabile caso di uso intelligente dei social o forse semplice merito di una tifoseria rossoblù che si è dimostrata una volta di più matura. Sui social procurarono maggiori pruriti le dichiarazioni di Posch di metà novembre dal ritiro dell’Austria, quando disse: "Voglio fare grandi cose e non chiuderò la mia carriera a Bologna". Parole incaute, che alla luce del suo traballante girone d’andata appaiono ancora più inopportune. Domenica a Cagliari altro giro di valzer, con De Silvestri (a riposo in Coppa) che ne insidia la titolarità.
Quanto al sostituto di Zirkzee, che coi sardi sarà assente per squalifica, le vere prove di Motta cominciano oggi a Casteldebole. Van Hoiijdonk è in pole, ma con Thiago non si possono mai escludere i ‘falsi nove’.
Massimo Vitali
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