Thiago, il pokerista. "Tutto merito dei ragazzi. Sono felice per Saputo. Karlsson fuori? Scelgo io»

Dopo il Sassuolo, altra vittoria con goleada per Motta: "Alleno un gruppo d’oro". Ancora in panchina lo svedese: "Rispetto i tifosi, ma la formazione spetta a me". Una carezza a Zirkzee: "Lui non è contento di uscire, sta facendo cose favolose".

di MASSIMO VITALI -
12 febbraio 2024
"Tutto merito dei ragazzi. Sono felice per Saputo. Karlsson fuori? Scelgo io"

"Tutto merito dei ragazzi. Sono felice per Saputo. Karlsson fuori? Scelgo io"

Altro giro, altro poker. E alla fine un Dall’Ara che si spella le mani, con la differenza che col Sassuolo fu una risalita dalla sofferenza mentre ieri è stata un trionfo fin dall’inizio senza storia. Qual è la morale della domenica di gloria rossoblù? "E’ arrivata una vittoria meritatissima che fa bene a tutti – dice Motta nel post-gara –. Bellissima l’atmosfera che si respirava anche oggi allo stadio".

Bello il coro per Saputo, bello l’abbraccio di Thiago al presidente, bello il bacio che il tecnico da bordo campo, prima di infilarsi nel tunnel, ha mandato a moglie e figlie festanti in tribuna. Ma soprattutto bella, anzi bellissima, la classifica dei rossoblù. Motta, come sempre, si concentra su altri aspetti e dribbla gli elogi quando gli fanno notare che il gol del 3-0, con quell’uscita perfetta dal pressing del Lecce, ha una regia molto mottiana. "Non direi il vero se dicessi che quella cosa l’ho provata – sorride Motta –. Io ho lo zero virgola zero zero zero uno per cento di merito su quello che di buono fanno i miei giocatori in campo. E’ tutto merito loro, di come si allenano, di come affrontano le partite, di come si aiutano in campo". Sulla costruzione dal basso, però, c’è la sua mano: anche quando la giocata è difettosa e offre vantaggi agli avversari. "Sì, quella responsabilità è mia – conferma l’allenatore –. Sono io che chiedo per primo a Lukasz (Skorupksi, ndr) e poi a tutti gli altri di uscire dalla nostra area palla a terra: lo faccio perché ritengo che ci possa dare più vantaggi rispetto ai lanci lunghi. Quando la cosa non riesce al meglio è sbagliato andare a cercare chi ha commesso l’errore: è un problema di posizionamento collettivo". Figurarsi se un adoratore del collettivo come Motta punta l’indice contro uno dei suoi ragazzi: a maggior ragione dopo una prestazione super come quella di ieri, apprezzatissima da un Dall’Ara che prima ha regalato una standing ovation a Orsolini e poi il coro ’Portaci in Europa’ a Saputo. "Ho ascoltato il coro per Saputo e sono molto contento perché il presidente se lo merita – dice Thiago –. Lui dimostra sempre grande rispetto per tutte le persone che lavorano nel club e quel coro è un giusto riconoscimento".

Thiago se potesse un coro lo regalerebbe a tutto l’organico: "Quando li vedo in allenamento penso che sia un peccato poterne schierare solo undici dall’inizio e poterne far entrare solo cinque dalla panchina". Sul disappunto di Zirkzee al momento del cambio: "Joshua non è mai contento di uscire, ma sta facendo un campionato fantastico". Per vedere Karlsson (vedo striscione col Sassuolo) tocca invece aspettare: "Ho assoluto rispetto dei nostri tifosi e sono molto contento che siano attenti a tutti i miei giocatori. Ma è mia responsabilità scegliere chi merita di più".

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