Thiago manda un segnale al gruppo. Bisogna abbassare la pressione

Motta non ha gradito l’approccio allo Stirpe e il post-gara: teme che il Bologna senta la Champions come un obbligo

di MARCELLO GIORDANO -
9 aprile 2024
Thiago manda un segnale al gruppo. Bisogna abbassare la pressione

Thiago manda un segnale al gruppo. Bisogna abbassare la pressione

C’è un aspetto che ha messo in allerta Thiago Motta, dopo il pareggio di Frosinone e non è il mancato successo, non è rappresentato dai gol sbagliati o da quelli che avrebbe potuto incassare in avvio o in pieno recupero. Non è questione tecnica, ma mentale. E il tecnico l’ha affrontata nel dopo partita, tra spogliatoio e viaggio di ritorno. Un accenno, che sarà approfondito e diventerà tasto su cui battere nella marcia di avvicinamento al match con Monza e, probabilmente, da qui a fine stagione.

L’approccio contratto al match, la disperazione finale dei rossoblù per la mancata vittoria e i commenti critici degli stessi giocatori nel dopo partita, testimoniati dalle parole ai microfoni di Urbanski, uniti alle dichiarazioni rilasciate dai rossoblù nel corso degli ultimi impegni con le nazionali raccontano che forse, un po’ di pressione da risultato sta subentrando. La classifica i rossoblù la guardano eccome.

Il rischio è che questo diventi un peso che possa stritolare una squadra di talento, ma non ancora abituata a convivere con l’obbligo del risultato a tutti i costi. Ci sarà un motivo se Roma e Atalanta costano di più: per ingaggi e cifre medie investite per i giocatori. Anche la capacità di reggere le pressioni si paga, nel costo di un cartellino.

Il Bologna è all’interno di un percorso di crescita esponenziale: e ora urge la necessità di mantenere la spensieratezza, la capacità di pensare che all’interno di una partita ci si gioca tre punti e non la Champions, non un confronto diretto a distanza con Juventus, Roma e Atalanta lungo sette giornate, che rischierebbe di sfiancare emotivamente il gruppo, che si sta costruendo la capacità di restare con continuità ai vertici: ma la capacità non è ancora acquisita e come tale non può essere data per scontata. Insomma, "Partita per partita", come ama dire Thiago Motta. In fondo il Bologna non era partito con dichiarate ambizioni d’Europa a inizio stagione. E’ lì a giocarsele per e con merito.

E’ un fuori programma che per continuare ha bisogno di leggerezza ed entusiasmo, non del peso di pressioni emotive. Insomma bisogna scendere in campo senza pensare alla classifica, ma nutrendosi di quanto di eccezionale è stato fatto e costruito, senza pensare a un gol sbagliato o alla vittoria sfumata di Frosinone, ma all’increbile striscia di 8 vittorie e 9 risultati utili nelle ultime 10 gare. Di meglio hanno fatto in pochi: Inter e Bayern Leverkusen, per dirne due, che però erano partite con budget e ambizioni dichiarate ben differenti.

Ben venga il rammarico della squadra per la mancata vittoria di Frosinone: quello sarà benzina per spronare i rossoblù a rifarsi e a proseguire la corsa con il Monza. Vietato fare pensieri più grandi e farsi prendere dall’ansia che questi pensieri possono generare. Sarà questo il mantra di Thiago da qui a sabato sera. Pensare a sè, a una partita alla volta, da interpretare nel miglior modo possibile: per proseguire sull’incredibile strada tracciata fin qui.

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