Bologna: Thiago Motta resta, per ora. A Lecce nel mirino nono posto e 54 punti

Serie A, in campo alle 21 (diretta tv Dazn, Sky). Sfumata l’Europa potrebbe arrivare il sorpasso su Torino e Monza

di MASSIMO VITALI -
4 giugno 2023
Thiago Motta, allenatore del Bologna

Thiago Motta, allenatore del Bologna

Bologna, 4 giugno 2023 – Un altro piccolo sforzo questa notte col Lecce e Motta centrerebbe il traguardo fissato la scorsa estate da Saputo: i famosi 52 punti. Se poi lo sforzo fosse più corposo e in Salento arrivassero i tre punti il ko interno di ieri del Torino con l’Inter (0-1) e una mancata vittoria del Monza oggi sul campo dell’Atalanta consegnerebbero ai rossoblù, insieme con i 54 punti, il nono posto.

Non è l’Europa, ma guai dimenticare che un anno fa sulla panchina rossoblù sedeva un allenatore malato che di lì a pochi mesi avrebbe addirittura concluso la sua odissea terrena: in quali condizioni, sia tecniche che psicologiche, Thiago abbia ereditato il gruppo da Mihajlovic è facile da intuire. Così come sono evidenti i benefici che ha arrecato alla squadra nei suoi otto mesi di lavoro.

Nel campionato delle sue 31 giornate Motta ha collezionato 45 punti, classificandosi al decimo posto. Ma se dal conteggio si esclude la falsa partenza che valse un solo punto in 4 partite dalla sfida d’andata col Lecce ad oggi il suo Bologna è addirittura quinto, a pari punti col Milan. Chapeau. E pazienza se alla fine sul treno per la potenziale Europa il Bologna non è salito.

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Anche perché la sensazione è che a Casteldebole nessuno si sia strappato i capelli per il sorpasso in dirittura d’arrivo di Fiorentina, Torino e Monza. Del resto se lo scenario di queste ore è indorare la pillola a Motta per convincerlo a farsi andar bene un piano di rientro, finanziato dalle cessioni, di una quarantina di milioni in tre anni, figuriamoci quale sarebbe stato lo scenario a fronte di un’eventuale partecipazione alla Conference League, competizione che porta risorse solo cammin facendo e che avrebbe imposto altre strategie tecniche e finanziarie.

Ma tant’è, con i se e con i ma non si fa la storia. Con gli allenatori bravi invece sì, e da questo punto di vista sarebbe un grande beneficio poter ripartire a luglio da Motta, che già conosce la macchina e che proprio per questo non gradirebbe che venisse smontata nei suoi ingranaggi chiave.

Thiago questa notte tornerà a parlare e chissà che nel post gara di Lecce non possa raccontare meglio il suo stato d’animo dopo il supplemento di colloqui andato in scena venerdì con i dirigenti e con Saputo (che domani rientrerà in Canada). Dopodiché in questi giorni gli allenatori di A certi della riconferma si contano sulle dita di una mano.

Lo stesso Baroni, ex di un Bologna che trent’anni fa in B patì le pene dell’inferno, ieri a precisa domanda è stato evasivo: "Il mio futuro? C’è tempo...".

Thiago da martedì partirà per le vacanze con la famiglia. Se è vero che nei giorni scorsi ha rifiutato le avance di De Laurentiis non è detto che farà altrettanto se a bussare alla porta fosse, chessò, il Psg.

Oggi è l’allenatore del Bologna, con buone chance di esserlo anche a luglio. Nel frattempo può chiudere il campionato da nono migliorando il record di punti della gestione Saputo. Col ritrovato Orsolini, ma senza Schouten (guaio muscolare in extremis) e Dominguez (squalificato).

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