Un ritiro da Champions. Seicento tifosi a Valles. E il supporter si bagna nel ruscello con Orso

Continua il clima di festa e curiosità per il team guidato da Italiano. Oggi prima uscita ufficiale con il Bressanone, entusiasmo alle stelle .

24 luglio 2024
Un ritiro da Champions. Seicento tifosi a Valles. E il supporter si bagna nel ruscello con Orso

Continua il clima di festa e curiosità per il team guidato da Italiano. Oggi prima uscita ufficiale con il Bressanone, entusiasmo alle stelle .

dall’inviato

Gianmarco Marchini

VALLES (Bolzano)

Un bagno di folla. Letterale. Nel primo giorno di lavori a Valles, il Bologna viene travolto dall’abbraccio di seicento tifosi, uno dei quali per amore del rossoblù sfida anche il gelido ruscello che accarezza il centro sportivo. Effetti (collaterali) da Champions: un’ubriacatura di emozioni che non passa, in un clima di festa generale da "quando ci ricapita più?". E allora Fabrizio, da Montecarlo con furore e senza troppo pudore, si spoglia, resta in mutande e si infila nelle acque dove De Silvestri, Orsolini, Fabbian e Corazza stavano facendo un po’ di crioterapia per riprendersi dal primo dei due (devastanti) allenamenti di Vincenzo Italiano. Poco prima Santiago Castro aveva rinunciato al bagno dopo aver testato la temperatura dell’acqua ("C’è poco spazio, vado via", la scusa dell’argentino). Fabrizio no: lui si tuffa.

E’ la cartolina del giorno da Valles. Una polaroid che restituisce il clima di grande festa e passione attorno al Bologna. Il "we are one" di Joey Saputo qui si può toccare con mano: non è uno slogan, ma un piccolo meraviglioso mondo a parte dove il popolo rossoblù coccola i propri eroi. Realismo magico in salsa altoatesina. E’ come stare dentro quelle campane di vetro che le ribalti, le agiti e vengono giù i fiocchi di neve, con la differenza che qui ci sono trenta gradi e, al massimo, ogni tanto compare una nuvola a dare respiro da un sole che picchia forte. Nulla, però, che possa fermare l’esercito di fedeli che tanto al mattino, quanto nel pomeriggio, riempono tutta la collinetta davanti al campo centrale dove Italiano tiene a lezione la sua squadra. Sono soltanto allenamenti, eppure ogni gol di Karlsson, Castro e Orsolini fa esplodere la folla.

C’è una voglia impressionante, tangibile di continuare a respirare quest’atmosfera magica. Gli stand continuano a vendere maglietti e gadget, mentre il botteghino affianco stacca biglietti su biglietti (saranno circa 150 a fine serata) per l’amichevole di oggi contro il Bressanone, prima uscita ufficiale del nuovo Bologna. Non sarà il Real Madrid, ma di questi periodi fa poca differenza. C’è troppa voglia di vedere i rossoblù all’opera, e al tempo stesso tanta curiosità.

Vedere per credere la reazione quando, attorno alle 18, un’elegante auto nera, vetri oscurati, varca l’ingresso del centro sportivo, calamitando l’attenzione di tutti i tifosi lì presenti. Le transenne impediscono di avvicinarsi, ma dagli spiragli si riescono a scorgere bene le sagome di due aitanti biondi. Si girano. Uno è un volto familiare, Stefan Posch. L’altro, sì, è proprio lui, Thijs Dallinga, il nuovo attaccante olandese chiamato a raccogliere la pesantissima eredità di Joshua Zirkzee: scoprirà in fretta quanto questo popolo sia capace di amare.

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