Vincenzo Italiano affronta la Fiorentina: una sfida tra passato e presente
Vincenzo Italiano, ora al Bologna, si prepara ad affrontare la sua ex squadra, la Fiorentina, in un match cruciale di Serie A.
Non parlerà, in giornata, Vincenzo Italiano. Non tanto per il peso della partita, ma perché d’abitudine nelle settimane in cui i rossoblù hanno tre impegni non è prevista conferenza stampa per l’ultimo. Ma di certo l’ultimo impegno è il più importante e il match lo sente e parecchio, perché domani affronterà il suo recente passato: la Fiorentina.
Se ne è andato spaccando la città, al termine di un percorso di crescita: rapporto logoro, però. L’attuale tecnico rossoblù ereditò una Fiorentina reduce dalla salvezza, dopo l’esperienza a La Spezia, e traghettata a due finali di Conference League e a una di Coppa Italia. Ha cambiato lo status della Fiorentina e il proprio, Italiano. Non è bastato. "Perdente di successo" è l’etichetta più gentile che tanti tifosi da social gli hanno affibiato dall’altra parte dell’Appennino.
Ma pure da stadio, se è vero che al Franchi i battibecchi con il pubblico della tribuna erano diventati la normalità. Iraniano, un altro suo soprannome: con il significato di integralista, per sottolineare come sconfitte o mancate vittorie fossero determinate da un Italiano monocorde.
A Firenze c’è chi ancora oggi commenta e festeggia i passi falsi suoi e del Bologna, proprio come a Bologna c’è ancora chi commenta Motta e la Juventus: segno di personaggi che hanno lasciato comunque il segno e non passano nell’indifferenza.
Anche perché a Firenze c’è ancora chi ricorda che oggi Palladino gioca in Conference con le riserve che erano poi i titolari delle finali di Conference perse: della serie, se oggi la Fiorentina ha alzato il tiro è perché a Italiano i Kean, gli Adli, quel Bove che spaventato l’intero mondo del pallone e i De Gea non li hanno mai presi.
Anzi: gli hanno venduto il capo cannoniere Vlahovic a metà stagione, gli hanno regalato a turno i vari Jovic, Kokorin, Piatek, Nzola, che comunque con lui hanno vissuto la miglior stagione rispetto al passato da cui erano reduci.
E pure un anno fa, con la Fiorentina quarta al termine del girone di andata e impegnata su tre fronti, dal mercato arrivarono Faraoni e Belotti. Storia finita, Italiano arriva a Bologna, dove gli hanno venduto Zirkzee, Calafiori e Saelemaekers e preso giocatori da lanciare o rilanciare.
Gli hanno pure offerto una Champions e un contratto da 2,5 milioni. Ha avuto dubbi, Italiano, che a Firenze era comunque diventato uno dei migliori tecnici in circolazione, sondato da Lazio e Napoli. Le riflessioni erano dovute pure all’eredità di Motta, scomoda, scomodissima.
E all’interno di quelle riflessioni, il Bologna, per la sostituzione di Motta, trattò pure Palladino, che oggi è a Firenze. Italiano fu però la prima scelta, perché non c’era intenzione di rivoluzionare la squadra e passare alla difesa a 3 rinunciando agli esterni d’attacco.
E’ arrivato Italiano, al quale le missioni semplici non piacciono e che ritrova una Fiorentina che si è presa il ruolo di rivelazione che un anno fa fu dei rossoblù.
Ma il Bologna è in crescita, è sempre più di Italiano, che chiederà ai suoi di dargli la rivincita sulla Fiorentina e il primo colpo stagionale con una big.
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