Guardiola, promessa mantenuta. Pep a Brescia cena con Baggio: "È meraviglioso incontrarci qui»
Il tecnico del City l’aveva anticipato in tv: in un locale cittadino rimpatriata dei campioni con Toni e Caracciolo. Abbracci, sorrisi e brindisi ricordando Mazzone e Corioni e il gruppo delle “Rondinelle“ dal 2001 al 2003.
Per Brescia è stata la notte delle stelle, che brillano oggi più di ieri su una città e una tifoseria intera facendo luccicare gli occhi al sol pensiero di rivederle. Per chi vive di pane e pallone quella di martedì verrà ricordata come la cena fra “vecchi“ amici e compagni di squadra, capace di rievocare un bellissimo passato, le “rondinelle“ del nuovo millennio. Dopo l’abbraccio virtuale sugli schermi tv da Fabio Fazio, c’è stato anche quello reale. Pep Guardiola e Roberto Baggio si sono ritrovati per un nostalgico tuffo nel passato fra sorrisi e lacrimucce velate, in una cena dal sapore romantico al ristorante “Laboratorio Lanzani“, in pieno centro città. Non a Milano o Manchester, e neppure ad Altavilla Vicentina, ma in quella che era la “location“ di riferimento di Guardiola e Baggio calciatori. Però questa è stata una tavolata dai contorni diversi.
"Nei prossimi giorni vedrò Guardiola dal vivo", il mezzo spoiler del Divin Codino che nel weekend annunciava l’incontro. Guardiola era arrivato domenica notte da Milano. Doveva essere un velocissimo blitz, in realtà sono stati due giorni infarciti di ricordi e cose semplici e genuine, con il dolce “in coda“: quel faccia a faccia atteso da oltre due lustri con Roberto Baggio. Insieme alle due leggende del calcio, c’erano Luca Toni e Andrea Caracciolo (il primo compagno di squadra di entrambi) oltre a Vittorio Petrone (manager di Baggio) ed Edoardo Piovani (team manager del Brescia).
Pesce al vapore per Pep, guancialino di vitello e costatina bbq per Roby. Con sorbetto finale per tutti. Fra una portata e l’altra e un bicchiere di Franciacorta si riavvolgeva il nastro di una bellissima storia, quella che fra il 2000 e il 2004 ha visto lo spagnolo e soprattutto l’ex azzurro protagonisti con la maglia biancazzurra. A proposito: martedì sera Pep e Roby indossavano felpe speciali con il logo de "La chiquita", il quartier generale argentino di Baggio.
A tavola si è parlato di tutto: scambi di opinioni sul calcio di oggi ma ancor di più su quello di ieri, l’elogio del “maestro“ Carletto Mazzone e di quella squadra indimenticabile tanto per i risultati ottenuti quanto per gli interpreti straordinari, l’intesa con un semplice sguardo fra le due icone di quel Brescia delle meraviglie. Fino al momento più emozionante della cena, ovvero il brindisi per Gino Corioni "perché senza di lui non saremmo qui". Poi i selfie, e l’abbraccio tra Roby e Pep è stato uno di quei momenti indimenticabili capaci di scaldare il cuore di chi ama il calcio a prescindere dai colori di appartenenza. "Poterci rivedere è una sensazione stupenda. Soprattutto qui, a Brescia". Pallone e poesia
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