Cagliari-Atalanta 2-1, Viola firma il colpo salvezza dei sardi
Il centrocampista completa la rimonta aperta da Augello, bravo a impattare la rete di Scamacca che aveva illuso gli orobici. Al Bentegodi intanto passa il Genoa, che riprende Bonazzoli con Ekuban e Gudmundsson
Cagliari, 7 aprile 2024 - La partenza sprint e la rete all'alba del match a firma di Scamacca sembravano mettere in discesa la pratica Cagliari per l'Atalanta, che ultimamente all'Unipol Domus aveva raccolto solo soddisfazioni e che era reduce dalla roboante prova del Maradona che ne aveva rilanciato le ambizioni Champions League: dall'altra parte c'è una delle migliori squadre del campionato per quanto riguarda le rimonte. Il primo tassello lo appone già nella coda del primo tempo Augello, al primo gol in rossoblù: il resto lo fanno le pescate dalla panchina di Ranieri, con Luvumbo che crossa per la testa di Viola, uno che segna solo gol belli e pesanti. In effetti si tratta di un guizzo che vale una vittoria che consente ai sardi di issarsi a quota 30 punti, facendo un bel balzo rispetto alle altre pericolanti, mentre per i nerazzurri, stretti nella morsa di Roma e Napoli e dei loro successi e oggi puniti forse ben oltre i propri demeriti nonostante un calo importante dopo l'illusorio vantaggio, la frenata in ottica Europa è bella pesante e preoccupante. In contemporanea si giocava anche Verona-Genoa, una gara molto legata al destino del Cagliari, tornato pienamente padrone della sua sorte. Anche in questo caso c'è un vantaggio iniziale, quello di Bonazzoli, che si rivela poi illusorio: merito della rimonta ospite a firma di Ekuban e del solito Gudmundsson, sempre più uomo mercato. Nel mezzo un'altra illusione per il Bentegodi, quella portata dal gol di Swiderski, poi annullato per fuorigioco, e tanti rimpianti per una classifica che resta pericolosa, con il margine sul Frosinone che si è ridotto ad appena 1 punto. Le due deluse di oggi, curiosamente, si incroceranno nel prossimo turno, che proporrà un Atalanta-Verona ricco di squalificati e assenti su entrambi i fronti: non il miglior modo per dimenticare le delusioni odierne.
Le formazioni ufficiali
Ranieri sceglie un 4-3-2-1 che tra i pali vede Scuffet, con Nandez, Mina, Dossena e Augello in difesa e Makoumbou, Deiola e Sulemana in mediana: sulla trequarti invece ci sono Gaetano e Oristanio, al lavoro per l'unica punta Shomurodov. Gasperini replica con un 3-4-1-2 aperto da Carnesecchi, protetto da Toloi, Djimsiti e Kolasinac, con Hateboer e Zappacosta sulle bande e De Roon ed Ederson in mezzo al campo: le punte sono Scamacca e Lookman, innescate da Koopmeiners.
Primo tempo
I ritmi sono subito alti ma il primo squillo arriva solo al 7', quando Ederson ci prova con una botta potente ma di poco imprecisa. L'Atalanta però, si sa, non sbaglia due volte e così al 13' Scamacca buca Scuffet con un pregevole tocco sotto su assist di Lookman, a sua volta servito da Koopmeiners. Il Cagliari non solo non riesce a rispondere ma al 26' rischia di capitolare quando Lookman si mette in proprio con un sinistro a giro di poco impreciso su suggerimento di De Roon, che prova a chiudere al meglio una trama aperta da Koopmeiners. I rossoblù si accendono prima al 34' per un contatto dubbio in area tra Hateboer e Mina sul quale la squadra arbitrale non ravvisa nulla e poi al 42', quando Augello, un po' a sorpresa, pareggia i conti con un sinistro dall'interno dell'area su perfetta imbucata di Shomurodov. Tutto da rifare dunque per l'Atalanta, che al duplice fischio di Rapuano è costretta ad accontentarsi di un 1-1 che mal fotografa quanto visto in campo.
Secondo tempo
Gasperini prova a cambiare qualcosa e inserisce Bakker per Hateboer, Touré per Scamacca e De Ketelaere per Koopmeiners: resta invece in campo De Roon che, diffidato, viene ammonito e salterà la prossima partita, quella interna contro il Verona. Proprio Touré al 61' prova a premiare la scelta del proprio allenatore con una conclusione dopo aver scambiato con Lookman: Scuffet non ha grossi problemi su una botta piuttosto strozzata. La mannaia di Rapuano con vista sul prossimo futuro dei nerazzurri si abbatte anche su Zappacosta, a sua volta diffidato e ammonito: il terzino fa poi spazio a Holm, mentre Ranieri, che a sua volta per il medesimo motivo perde per la prossima partita, quella quasi impossibile contro la capolista Inter, il diffidato Deiola, inserisce Luvumbo per Shomurodov. Tra nervosismo e ammonizioni a raffica, girandola delle sostituzioni e stanchezza anche per il primo caldo, i ritmi calano su entrambi i fronti: emblematici i crampi che colpiscono Augello, aiutato da un avversario. Rapuano continua a estrarre diversi gialli: l'arbitro punisce con anche Toloi e Luvumbo, protagonisti di un duro alterco, e subito dopo Nandez per proteste, e si tratta di un altro cartellino pesante per la prossima partita dei suoi. Anche Ranieri cambia: fuori un esausto Augello, Gaetano e appunto Nandez e dentro Azzi, Viola e Zappa. Le continue interruzioni non aiutano le due squadre a lottare per accaparrarsi l'intera posta in palio, con il pareggio che forse comincia ad andare bene a entrambe. Luvumbo, entrato con il piglio giusto, prova a smentire tutti con una botta dalla distanza che tuttavia non impensierisce Carnesecchi, che così come il suo omologo Scuffet oggi non ha dovuto lavorare molto. Ranieri si gioca l'ultimo slot: scende Deiola e sale Wieteska, con Gasperini costretto a fare lo stesso tirando giù Bakker, subentrato a sua volta a inizio ripresa, per inserire Ruggeri. Proprio dalle precedenti sostituzioni arriva la svolta inattesa della partita: è l'88' e Luvumbo crossa da destra, pescando la testa di Viola, che punisce Carnesecchi e l'Atalanta ben oltre i propri demeriti. In effetti i nerazzurri non si rialzano più e i 5' di recupero comminati da Rapuano scivolano via senza particolari ansie per l'Unipol Domus, che festeggia quello che ha il sapore del colpo salvezza.
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