Monza-Napoli 2-4: Osimhen e compagni calano il poker in rimonta

Finiti sotto per effetto della rete al 9' di Djuric, gli uomini di Calzona hanno ribaltato la situazione con quattro reti in 13' nella ripresa

di MATTEO AIROLDI
7 aprile 2024
Monza-Napoli, l'esultanza dei partenopei (Ansa)

Monza-Napoli, l'esultanza dei partenopei (Ansa)

Monza, 7 aprile 2024 – Spettacolo ed emozioni a non finire all’U-Power Stadium dove il Napoli batte con un pirotecnico 4-2 il Monza e si issa al settimo posto, a due sole lunghezze dalla sesta piazza attualmente occupata dall’Atalanta. Nonostante il più che promettente avvio degli uomini di Calzona, a sbloccare la situazione sono stati i padroni di casa con lo stacco di testa vincente di Djuric al 9’. Un vantaggio che i biancorossi hanno saputo proteggere con un primo tempo accorto nonostante il forcing di un Napoli che ha gestito il pallino del gioco e ha chiesto a gran voce un rigore per ben due volte. Il vero e proprio cambio di passo degli azzurri, che in avvio di ripresa si sono visti annullare per fuorigioco il pareggio, è però arrivato con l’ingresso in campo di Politano che prima ha avviato lo scambio con Anguissa, autore del cross che ha portato allo stacco di testa vincente di Osimhen per l’1-1, e poi ha siglato con uno stupendo sinistro di controbalzo il sorpasso esterno. Guizzi che hanno dato il La ad un quarto d’ora ai limiti della perferzione dei partenopei che, mostrando il gioco brioso che li ha portati lo scorso anno allo scudetto, hanno poi realizzato con Zielinski un altro bellissimo gol, al 61’, e successivamente chiuso i conti con il poker, del neoentrato Raspadori al 68’, capace di segnare il definitivo 4-2 al primo pallone toccato e di vanificare il momentaneo 3-2 di Colpani.  

Le scelte di Palladino e Calzona

Palladino si affida al consueto 4-2-3-1 che in fase di non possesso si trasforma in una sorta di 3-5-2: Di Gregorio è saldo tra i pali e protetto da un quartetto di retroguardia formato da Caldirola – schierato sulla sinistra – Izzo e Pablo Marì al centro e Birindelli sulla destra. Davanti alla difesa, vista la squalifica di Pessina, c’è Akpa Akpro a fare coppia con Gagliardini, mentre sulla trequarti svaria il terzetto composto da Colpani, dall’ex di giornata Zerbin e da Dany Mota, i quali hanno il compito di rifornire di palloni invitanti la punta Djuric. Calzona risponde con un 4-3-3 decisamente congeniale ai partenopei: Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus e Olivera formano la diga di difesa davanti a Meret. Anguissa e Zirlinski sono invece le mezzali ai lati del regista Lobotka, mentre nel tridente d’attacco si rivede Kvaratskhelia che fa reparto con Osimhen e Ngonge, scelto al posto di Politano sulla destra.

Primo tempo

Gli ospiti provano subito a prendere in mano il pallino del gioco con i tre attaccanti che si scambiano continuamente di posizione per non dare riferimenti alla difesa brianzola, la quale riesce però a coprirsi con accortezza. Come un fulmine a ciel sereno, però, è il Monza – alla prima, vera affondata, al 9’ minuto – a passare con il gol di testa di Djuric che, sul cross dalla sinistra di Zerbin, attacca il primo palo, aggira la non impeccabile marcatura di Juan Jesus e insacca l’1-0. Il Napoli incassa e prova immediatamente a reagire rialzando il baricentro e creando la sua prima, clamorosa occasione al 17’ con Di Lorenzo che sugli sviluppi di un corner si ritrova tutto solo con il pallone tra i piedi a pochi passi da Di Gregorio ma lo calcia alto sopra la traversa. La pressione partenopea sulla fase difensiva del Monza – che poco prima della mezz’ora perde per un problema alla caviglia Dany Mota, sostituito da Maldini – si fa sempre più pressante e al 25’ ci prova anche Ngonge con una bella iniziativa personale culminata in un tiro deviato in angolo in maniera provvidenziale dalla difesa biancorossa, la quale mura anche la conclusione insidiosa di Kvaratskhelia al 31’. Al 34’ c’è invece materiale per il VAR: il Napoli reclama infatti un calcio di rigore per un contatto in area tra le gambe di Zerbin e quelle Ngonge. Le proteste degli azzurri non portano però frutti e non si placano: anzi tornano invece a farsi pressanti al 41’, quando gli uomini di Calzona reclamano un altro rigore per un contrasto tra di Osimhen e Di Gregorio che tocca però prima il pallone con la punta del piede riuscendo a rimediare a un suo errore sul controllo del pallone. Il gioco riparte e con esso il pressing tambureggiante degli uomini di Calzona, ma il risultato non cambia nel rettilineo finale del primo tempo, che si chiude sull’1-0 biancorosso.

Secondo tempo

La ripartenza del Napoli dopo l’intervallo è bruciante: dopo appena 3’, infatti, gli ospiti riescono a pareggiare i conti con Ngnonge, ma tutto viene vanificato dalla posizione di fuorigioco di rientro del belga sul passaggio filtrante di Lobotka. Il Monza continua a soffrire e allora Palladino decide di sostituire Akpa Akpro e Zerbin con Bondo e Ciurria, mentre Calzona risponde con l’inserimento di Politano al posto di Ngonge. A rivelarsi maggiormente fruttuosa è la mossa del tecnico del Napoli, perché l’esterno classe 1993 al 55’ avvia lo scambio con Anguissa che crossa al centro per Osimhen, il quale insacca l’1-1 con uno stacco in terzo tempo imperioso. Non è tutto, però, perché Politano dal suo straordinario repertorio personale estrae al 57’ anche la perla che vale il sorpasso azzurro: un sinistro di controbalzo dal limite dell’area sulla respinta della difesa, che si incastra sotto l’incrocio dei pali. Un uno-due micidiale che cambia improvvisamente il corso del match e galvanizza il Napoli al 61’ mette la ciliegina sulla torta calando il tris con Zielinski, il quale va a segno con un violento mancino che sbatte sulla parte inferiore della traversa prima di entrare in rete. Tutto finito? Neanche per scherzo, perché la reazione monzese arriva, è veemente, immediata e porta la firma di Colpani che, meno di 2’ dopo il 3-1, disorienta l’avversario con una finta e accorcia le distanze con un bellissimo mancino a giro. Per i padroni di casa non c’è però di fatto neanche il tempo di esultare, perché Calzona si gioca anche le carte Cajuste e Raspadori, il quale ripaga la fiducia in lui riposta e al primo pallone toccato griffa il 4-2 ribadendo in rete la respinta di Di Gregorio su tiro di Di Lorenzo. Il poker azzurro è una vera e propria doccia gelata per gli uomini di Palladino: dopo il pazzesco quarto d’ora tra il 52’ e il 68’, infatti, i ritmi fisiologicamente calano e il Napoli, nonostante gli ultimi cambi di Palladino, riesce a mettere in ghiaccio questi tre punti preziosissimi in chiave europea. Il tabellino: Monza (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli (dal 76’ Valentin Carboni), Izzo, Marì, Caldirola; Akpa Akpro (dal 54’ Bondo), Gagliardini (dal 76’ Kyriakopouolos); Colpani, Zerbin (dal 53’ Ciurria), Mota (dal 26’ Maldini); Djuric. All. Palladino. Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus, Olivera (dall’80’ Mario Rui); Anguissa, Lobotka, Zielinski (dal 68’ Cajuste); Ngonge (dal 55’ Politano), Osimhen, Kvaratskhelia (dal 68’ Raspadori). All. Calzona. Marcatori: Djuric (9’), Osimhen (55’), Politano (57’), Zielinski (61’), Colpani (62’), Raspadori (68’).

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